Nuova normalità: Smart Working & Smart living per la Longevità sana

Dal benessere psicologico "flessibile" all’importanza della sana alimentazione per l’equilibrio emotivo e la produttività
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Qual è e quale sarà, nel lungo termine, l’impatto della nuova normalità sul benessere delle persone in azienda? Che legame c’è tra psicologia e longevità? E quale influenza esercita l’alimentazione  sull’equilibrio emotivo dei dipendenti e  sui processi cognitivi? Sono solo alcuni dei macro temi discussi oggi nel corso della tavola rotonda  digitale dal titolo “Psicologia e Longevità: stare bene a lungo è una questione di stile (di vita)” organizzata da Fondazione Valter Longo Onlus, la prima in Italia dedicata a garantire a tutti, in particolare alle persone fragili e svantaggiate, il diritto ad una vita lunga e sana attraverso la corretta alimentazione e lo stile di vita salutare, e Mindwork, la prima società italiana per la consulenza psicologica online in ambito aziendale.

Ad animare il dibattito sono stati speaker d’eccezione, quali: Daniele Amati, Country HR Manager, Nokia Italia; Lara Bellardita, Psicologa della salute, Ph.D., Mindwork; Antonluca Matarazzo, Direttore generale, Fondazione Valter Longo Onlus; Andrea Minogini, Head of People & Process Care, Intesa Sanpaolo.  La tavola rotonda si è svolta con la moderazione di Francesca Pietra, Direttore Responsabile di Starbene.

Un nuovo Work-Life-Balance, con lo sguardo alle Best Practice d’oltreoceano

Con la pandemia il popolo degli Smartworker è passato dai 500 mila pre-lockdown a 8 milioni, in base a recenti dati diffusi dal Sole 24 Ore su fonte Cgil. Ma il dato interessante è che un recente studio condotto su 14 mila imprese di Fondirigenti rivela che il 54% delle aziende continuerà ad usare la modalità “agile”.Ma sono quindi saltati per sempre i confini fra vita privata e professionale?

“L’Italia sta sperimentando un nuovo Work-Life-Balance, ma siamo ancora indietro rispetto ai modelli organizzativi già adottati con successo all’estero e negli Stati Uniti. Grazie alla mia esperienza in California alla guida di Create Cure Foundation, la non Profit gemella di Fondazione Valter Longo, posso testimoniare in prima persona tutti i vantaggi di questa modalità organizzativa ibrida, sia in termini professionali, che di benessere delle persone”, commenta Antonluca Matarazzodirettore generale di Fondazione Valter Longo Onlus. “Io stesso sono rientrato in Italia portandomi dietro questo importante bagaglio, cioè quello di agevolare il work-life balance, nato negli anni ‘70 proprio negli Stati Uniti. Ecco perché Fondazione Valter Longo è in prima linea per portare anche in Italia questo modello, promuovendo scelte nutrizionali sempre più informate e consapevoli”.

Il passo successivo? Agevolare la diffusione della cultura del Well-being in azienda, sia per la tutela della salute dei dipendenti, sia per prevenire i danni dovuti allo stress da lavoro, che già nel 2002 era stato stimato dalla Commissione Europea in 20 miliardi di euro all’anno. E non a caso oggi il numero di richieste che arrivano alla Fondazione Longo dalle aziende è in costante crescita: corsi sulla nutrizioneassistenza nutrizionale personalizzata per ciascun dipendente, cooking show, interventi sulle mense aziendali, ma anche suggerimenti per fare la spesa e scegliere i giusti metodi di cottura per gli alimenti. Tutti interventi mirati a perseguire una longevità sana rallentando l’invecchiamento del cervello, riducendo lo stress e le probabilità di insorgenza di patologie cronichedegenerative non trasmissibili.

Psicologia e longevità, un rapporto flessibile

Stiamo vivendo una nuova normalità, dai confini flessibili e in costante evoluzione. Cosa implica questo nuovo scenario per il nostro benessere psicologico? Quale la relazione fra psicologia e longevità?

“Apertura al cambiamento, curiosità, flessibilità, all’interno di una membrana più permeabile fra vita privata e professionale. Stiamo sperimentando una nuova finestra di apprendimento, che ci impone più flessibilità per raggiungere il nostro benessere emotivo. Flessibilità potrà anche voler dire, ad esempio, trovare il tempo per dedicarsi a sé attraverso un percorso di consulenza psicologica o grazie quell’attività fisica che ormai oggi sappiamo essere paragonabile ad un vero e proprio farmaco”, spiega Lara BellarditaPsicologa della salute, Ph.D., di Mindwork“Ecco perché Mindwork si muove in un’ottica integrata di salute e persona: il benessere fisico non può prescindere da quello psicologico e viceversa. Motivo per cui affianchiamo le aziende in una mental health strategy che possa non solo destigmatizzare la salute psicologica nei luoghi di lavoro, ma anche promuovere la cura delle persone e la prevenzione a tutela della salute in un’ottica di costante costruzione di una longevità sana. Su questo sono proprio le aziende a giocare un ruolo fondamentale, considerando i costi diretti e indiretti degli stili di vita non salutari. Interventi efficaci e concreti sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro, oggi non sono più procrastinabili”.

Nell’alimentazione sana il segreto della longevità (anche per l’Impresa) 

La sana nutrizione e lo stile di vita corretto sono le armi più potenti che abbiamo a disposizione per porre le basi di una longevità sana, con il minor numero possibile di patologie croniche. Il regime alimentare incide in modo importante anche sugli aspetti emotivi e persino sul rendimento professionale, come dimostra Il rapporto “Food at Work: Workplace solutions for malnutrition, obesity and chronic diseases”, che evidenzia come un’alimentazione non bilanciata e varia nei luoghi di lavoro possa nuocere alla salute dei lavoratori e provocare una perdita di produttività pari al 20%.

“Sono sempre più diffuse le evidenze scientifiche nell’ambito della psichiatria della nutrizione, molte delle quali riportate in un recente articolo del New York Times, che dimostrano la forte incidenza dell’alimentazione su stati emotivi come ansia, depressione e stress. In particolare, gli studi rivelando che i cosiddetti comfort food come pizza, gelati, hamburger, dolciumi – ricchi di zuccheri semplici e conservanti – sono fra i principali catalizzatori di stati d’animo negativi. Al tempo stesso, gli studi hanno evidenziato come la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, semi, frutta a guscio, sia un potente alleato della salute mentale e dell’equilibrio emotivo”, prosegue Matarazzo.

E proprio sostenendo i dipendenti nel loro percorso di costruzione della longevità sana, grazie all’alimentazione corretta e allo stile di vita salutare, si pongono fondamenta sempre più solide anche per la longevità stessa dell’impresa, del suo patrimonio di expertise e di valori condivisi.

Intesa Sanpaolo: un’App e un portale per il benessere in un “Clic”

“Per il benessere consapevole delle sue oltre 75 mila persone in Italia, Intesa Sanpaolo ha realizzato la piattaforma CareLab, uno strumento completo che racchiude consigli pratici e approfondimenti teorici su ogni aspetto dello stile di vita sano, dal movimento all’equilibrio emotivo e psicologico. In particolare, la sensibilizzazione alla corretta alimentazione – partita con un progetto mirato circa un anno fa, in piena pandemia – ci vede impegnati in modo continuativo con webinar di educazione alimentare e una ricca offerta di podcast e video sui diversi aspetti del benessere. La sezione del portale ha riscosso ampio gradimento con oltre 500 mila pagine visitate dal lancio”, dichiara Andrea Minogini, Head of People & Process Care Intesa Sanpaolo. “L’App #Stepbystep, in sinergia con la nostra palestra digitale, incentiva inoltre chi cammina, corre, fa sport con costanza, anche in sfide con colleghi e colleghe, e mantiene uno stile di vita salutare”.

Il Caso Nokia: dalla Mindfulness ai corsi di Fitness, fino alla band aziendale

“Dai corsi di pilates, yoga, total boding, a quelli di mindfulness, fino alla creazione di occasioni di incontro e interazione. Per noi la dimensione umana è centrale e lo dimostrano le numerose attività che dedichiamo al benessere delle nostre persone, ma anche tutte quelle iniziative che nascono in maniera informale, come la nostra band aziendale – nata quasi per caso alcuni anni fa per una festa di Natale e diventata ormai un progetto continuativo e condivisoOggi stiamo sperimentando una nuova normalità ibrida, che ci consente di conciliare la vita privata e quella lavorativa in modo fluido, la sfida che stiamo cogliendo è quella di mantenere sempre al centro la persona e il suo benessere psico-fisico, valorizzando i momenti informali di incontro e ponendo attenzione alla sfera emotiva. Perché la longevità parte anche dalla socialità e dal senso di appartenenza”, racconta Daniele Amati, Country HR Manager, Nokia Italia.

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