La scoperta del polonio avveniva il 18 luglio 1898 quando i coniugi Pierre e Marie Curie dopo aver analizzato tonnellate di un minerale grezzo chiamato pechblenda si accorsero che non era solo l’uranio ad essere contenuto in quelle rocce ma anche altre sostanze ben più radioattive. La prima ad essere individuata fu il polonio, chiamato così in omaggio alle origini polacche della scienziata che per le sue scoperte fu l’unica a ricevere sia il Nobel per la Fisica che quello per la Chimica. Le scoperte prima del Polonio La pericolosità del radio per la salute umana, tuttavia, non fu compresa ancora per almeno un paio di decenni e, anche se Marie fu lei stessa a patirne i gravi effetti morendo per una grave forma di anemia aplastica, a lungo i prodotti radioattivi vennero utilizzati come una panacea per tutti i mali e impiegati di frequente in prodotti igienico sanitari come saponette, dentifrici, unguenti curativi, acque miracolose e molti altri. Dopo la tragica morte del marito, banalmente investito da un carro, Marie lo sostituisce nell’insegnamento universitario di fisica generale e diviene la prima donna a occupare una cattedra alla Sorbona. La scienziata continua il suo lavoro e riesce a isolare il polonio e il radio puro ricevendo nel 1911 il Nobel per la Chimica e divenendo l’unica persona alla quale il premio venne assegnato in due distinte categorie.