Stanno aumentano in tutta Italia le manifestazioni contro il Green Pass, sul quale in verità si sono diffuse molte fake news sulle quali avevamo fatto chiarezza con un articolo esplicato, al fine di evitare allarmismi e convinzioni errate. Molti italiani hanno deciso di protestare, da Nord a Sud, da piazza Puccini a Novara a piazza Duomo a Messina, sono molte le città nelle quali si sono svolte e si svolgeranno manifestazioni pacifiche al grido di ‘Libertà‘ e ‘No Green Pass‘.
E sull’introduzione del Green Pass anche lo stesso mondo politico è diviso. “Noi eravamo contrari, eravamo da soli al Governo a essere contrari. Non puoi trasformare baristi e balneari, pizzaioli e albergatori in Carabinieri o Finanzieri, quindi abbiamo chiesto a Draghi come pensa di applicarlo“. E’ quanto dichiarato al termine di un breve comizio al banchetto per la raccolta delle firme per il referendum sulla Giustizia a Rimini, dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha replicato a chi gli chiedeva se il Green Pass possa danneggiare il comparto turistico.
“Facciamo che il 7 agosto mio figlio venga a Riccione – ha osservato – ha 18 anni, non ha il Greeen Pass perche’ non ha manco la prima dose, se gli va bene la fara’ in autunno e se non vuole farla e’ giusto che non la faccia e come fa ad andare a mangiare la pizza? O nei parchi o all’Aquafan. Anzi, all’Aquafan, stando a questa regola, puo’ entraci mio padre che ha 80 anni ma non mio figlio che ha 18 anni,”. Quindi, ha sottolineato “mi sembra che ci sia qualcuno, dalle parti di Speranza e dintorni che non ama i giovani e che persegue i giovani e le imprese legate ai giovani. Dal nostro punto di vista – ha concluso Salvini – e’ incomprensibile e inaccettabile”.
“Io ieri mi sono vaccinato, ma nessuno deve essere obbligato a farlo“, ha sottolineato Salvini, riferendosi alla sua vaccinazione di ieri. “Stiamo lavorando perche’ in autunno tornino tutti a scuola in presenza, nessuno escluso, perche’ non ci siano bambini di serie A o di serie B e genitori di serie A e di serie B“, ha aggiunto.
E sulle proteste il leader della Lega ha precisato che “il diritto alla manifestazione e’ sancito dalla Costituzione: io sono per la liberta’ di pensiero, parola e manifestazione, quindi fanno bene a portare alte le loro voci”. “Il vaccino deve essere una libera scelta, non un obbligo, una costrizione, una paura. Io lo ho scelto, mio figlio se sceglie di non farlo e’ libero di non farlo: io ho scelto per me, non posso imporre la mia scelta a qualcun altro. Non penso ci siano milioni di italiani no vax – ha precisato il segretario della Lega – ci sono milioni di italiani che guardano i numeri, tanti medici, tanti insegnanti che fanno una scelta diversa e hanno il diritto di farla”.
In merito ai postumi della vaccinazione a cui si è sottoposto ieri, Salvini ha raccontato: “Ho dormito poco e mi fa un po’ male la spalla, pero’ che c’e’ chi sta peggio. Scherzi a parte, dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza chi rischia di piu’: anziani, coloro che hanno altre malattie senza complicare l’estate e rovinare la vita ad altri milioni di italiani”.
Le proteste
“Siamo stati la miccia che ha fatto esplodere una bomba ad orologeria, era ora”, è quanto dichiarato all’Adnkronos da Marco Liccione, tra i promotori della manifestazione di protesta contro le nuove regole, introdotte dal governo, sull’utilizzo del Green Pass anche nei ristoranti e locali al chiuso, a poche ore da nuove mobilitazioni annunciate per questo pomeriggio in diverse piazze italiane. In merito alla presa di distanza delle forze politiche torinesi dall’iniziativa di giovedì sera, la prima di protesta in Italia a poche ore dall’annuncio dell’introduzione del Green Passm che ha visto scendere in piazza Castello diverse centinaia di persone, Liccione aggiunge: “l’affluenza delle persone e il dissenso manifestato verso le loro scelte , e visto che il potere appartiene al popolo in una democrazia, dovrebbero, credo, farle riflettere sul loro operato”.
In merito alle parole del premier Draghi sull’importanza della vaccinazione e sui rischi degli appelli a non farla, Liccione conclude: “sono parole grosse per un capo politico e credo non si dovrebbe alimentare paure in una situazione già abbastanza difficile“.