Il vaccino Pfizer BionTech è “in maniera significativa” meno efficace nel prevenire la diffusione della variante Delta del Coronavirus. Lo indicano dati diffusi dal ministero della Sanità israeliana in un’analisi dell’infezione in un Paese dove la vaccinazione di massa è avvenuta in maniera esclusiva con quel tipo di siero. I dati indicano che l’efficacia nel prevenire casi sintomatici è scesa di circa il 30% passando dal 94,3% (nel maggio scorso) al 64% di giugno a fronte della diffusione della variante Delta. Alla variante Delta – ritenuta due volte più contagiosa – sono stati attribuiti in Israele il 90% dei nuovi casi nelle ultime due settimane.
Sono infatti più di 500 i nuovi casi di coronavirus diagnosticati in Israele nelle ultime 24 ore. Si tratta del dato di contagi più alto da marzo, come sottolinea il sito di Ynet, spiegando che i medici temono si possano raggiungere i mille casi entro la prossima settimana. Il 50% dei nuovi casi riguarda studenti delle scuole, sottolinea il quotidiano, spiegando che circa 50mila persone sono in quarantena. In ospedale ci sono inoltre 33 persone ricoverate in gravi condizioni. Molti di questi erano regolarmente vaccinati con ciclo completo.
Il Paese ha rinviato le riaperture e ripristinato l’obbligo di indossare la mascherina nei locali al chiuso, e la situazione sembra peggiorare rapidamente anche per quanto riguarda i ricoveri al contrario del Regno Unito, dove la variante Delta sta dilagando da settimane ma i numero di morti e ricoverati – seppur in aumento – rimane molto basso. In Gran Bretagna, a differenza di Israele, l’unico vaccino utilizzato è stato quello di Astrazeneca, che probabilmente si sta rivelando più efficace rispetto a quello di Pfizer.