Le ultime notizie sul fronte epidemiologico che arrivano da Israele sono sempre più brutte, non solo per il Paese medio orientale ma anche per il resto del mondo. Israele, infatti, è un modello mondiale per le vaccinazioni: è stato il Paese che ha realizzato la più massiccia campagna vaccinale e che per primo, due settimane fa, ha iniziato a somministrare la terza dose del vaccino anti Covid dopo la nuova ondata di contagi provocata – in piena estate – dalla variante Delta.
La situazione, però, non migliora. Anzi. Ben 14 persone sono già risultate positive dopo aver ricevuto la terza dose del vaccino, che evidentemente non riesce ad essere efficace come sperato. Dei 14 contagiati, tutti sono sintomatici con febbre, mal di testa, perdita del gusto e dell’olfatto e proprio per lo sviluppo dei sintomi si sono preoccupati e hanno fatto il tampone. Due sono addirittura ricoverati in ospedale.
In Israele sono 422.326 le persone che hanno fatto la terza dose del vaccino, un numero molto basso rispetto ai 5 milioni e 700 mila israeliani che da tempo avevano già completato il ciclo vaccinale completo con due dosi (Israele utilizza esclusivamente il vaccino di Pfizer).
Ieri, inoltre, il Paese ha segnato il nuovo record di morti dalla fine della campagna vaccinale, registrando 19 vittime giornaliere. Non erano così tante da fine Marzo.
La stragrande maggioranza dei contagiati (54%) e dei ricoverati (68%) di questo momento in Israele era vaccinato con entrambe le dosi. Il Paese si avvicina a un nuovo lockdown che il governo ha ipotizzato per fine Agosto. Una pessima notizia, anche per tutto il resto del mondo.