Conoscere i segreti dei deserti attraverso il film “Dune”

Il film "Dune" è ambientato su un pianeta desertico dove la sopravvivenza è quasi impossibile, ma anche sul nostro pianeta le zone aride sono spietate. Quali sono dunque i maggiori deserti della Terra? E quali sono i segreti dei deserti?
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Di recente uscita nei cinema è il film Dune, con la regia di Denis Villeneuve e Timothée Chalamet come attore protagonista, la pellicola è la prima parte dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Frank Herbert e ambientato sul pianeta desertico di Arrakis.
Sebbene sia facile associare le dune del film al deserto sabbioso del Sahara, il nostro pianeta è caratterizzato da una molteplicità di zone aride e desertiche disseminate in vari punti del globo: i deserti dell’outback australiano, il deserto di Atacama, quello del Mojave e persino la Siberia ne sono degli straordinari esempi con cui approfondire e conoscere i segreti dei deserti.

La trama di Dune

dune filmSiamo nel 10191 e l’umanità è in grado di spostarsi tra pianeti e galassie grazie alla “spezia” una polvere indispensabile ai viaggi interstellari e presente solamente nel pianeta desertico di Arrakis.
A governare questo universo è un sistema feudale a capo di cui vi è un imperatore che sceglie di togliere il dominio di Arrakis al crudele casato degli Harkonnen per affidarlo alla guida della nobile casata degli Atreides.

Dune (l’altro nome con cui è conosciuto il pianeta) diventa palcoscenico degli eventi cruciali intorno a cui si svilupperanno le sorti dell’universo e il controllo della “spezia”, ritenuta sacra dei Fremen, il popolo nativo di Arrakis, anche per i potenti effetti psicoattivi della sostanza sugli umani, e destinata a divenire ancora più fondamentale di quanto non lo fosse prima.

Paul Atreides, il giovane figlio del Duca Leto, ha frequenti sogni su una giovane Fremen e su altri eventi come la morte del suo maestro di spada Duncan Idaho; presto diviene chiaro che si tratta di sogni premonitori, ma inizialmente Paul non viene creduto.

La madre di Paul, Jessica, è una strega Bene Gesserit, una casta sacerdotale di donne dotate di poteri psichici, che riconosce presto il potenziale dei sogni del figlio e sceglie di sottoporlo a una verifica di tali poteri dove il giovane dimostra di essere degno del potere ereditato dalla madre. È a questo punto che Paul scopre di essere il frutto del progetto delle Bene Gesserit che per secoli hanno incrociato le linee di sangue per dar vita all’eletto, il Kwisatz Haderach, in grado di cambiare le sorti dell’universo.

Gli Atreides e il loro esercito si spostano intanto dal pianeta della casata, Caladan ad Arrakis, nonostante il Duca sia a conoscenza del fatto che il compito di governare il pianeta sia solo parte di una trappola complessa per distruggerli e rimettere il controllo nelle mani degli Harkonnen.

Sul pianeta le operazioni di estrazione della spezia sono rese pericolose non solo dalla presenza degli enormi vermi delle sabbie, ma anche dai numerosi sabotaggi messi in opera dagli Harkonnen prima di lasciare il pianeta. Il progetto del Duca, tuttavia, mira a cercare un’alleanza con i Fremen, fino ad allora perseguitati e sottovalutati dagli Harkonnen, perché comprende che solo grazie alla loro profonda conoscenza del pianeta tutti potranno prosperare e contrapporsi allo strapotere del casato rivale.

dune-vermeLe visioni di Paul si fanno più intense con il contatto con la spezia e il giovane vede che la madre è incinta e che in futuro tutte le casate e i Fremen si uniranno sotto la sua bandiera.

Sugli Atreides intanto incombe l’imminente attacco segreto da parte degli Harkonnen, intenzionati ad eliminare i loro rivali e a riprendere il controllo di Arrakis, tuttavia, la verdica Bene Gesserit ordina loro di non uccidere né Jessica né il ragazzo.
L’imperatore stesso aiuta gli Harkonnen inviando le sue migliori legioni e presto giunge l’attacco agli Atreides nei confronti dei quali si abbatte con una furia che non lascia loro scampo. Il Barone Harkonnen grazie a un infiltrato riesce anche a catturare il Duca, mentre ordina che il figlio e la madre vengano abbandonati nel deserto dove sarà questo a ucciderli senza che lui venga meno alla parola data alla verdica.

Paul e Jessica scappano nel deserto e la prima delle visioni del ragazzo di avvera quando Duncan muore per salvarli. Le visioni di Paul ora più chiare li conducono in uno dei rifugi dei Fremen dove vengono catturati dal gruppo di Stilgar (il Fremen con cui aveva stretto alleanza in Duca).
Qui Paul viene riconosciuto come l’eletto anche in seguito al duello mortale vinto contro un membro del clan e incontra finalmente la ragazza che così spesso gli era apparsa in sogno. Così ha inizio il suo viaggio.

Il clima dei luoghi aridi

L’aridità di una regione si definisce in funzione della maggiore o della minore quantità di precipitazioni che cadono nel corso dell’anno e dell’intensità delle precipitazioni giornaliere quando queste si verificano. Una zona arida si definisce tale quando piove almeno per 5 mm nelle 24 ore meno di 10 volte l’anno e in cui le precipitazioni annue non superano i 250 mm.

Sebbene le temperature delle zone aride possano variare molto in base alla latitudine in cui queste si collocano, sono comunque accomunate da una forte escursione termica tra il giorno e la notte; questo fenomeno è legato proprio alla scarsità di vapore acqueo per cui una radiazione intercettata di giorno non viene bloccata nell’atmosfera anche a causa della scarsità di gas-serra e finisce per disperdersi con facilità.

Più frequentemente le zone aride sono costituite da zone desertiche in cui la vegetazione è assente e in base alla situazione geologica può dominare il deserto di sabbia, quello di pietre, o quello di roccia.
Nei punti in cui la falda acquifera riesce ad emergere la vegetazione solitamente si organizza in oasi e le piante che vi sopravvivono sono quelle che hanno maggiore resistenza al vento e alla siccità come le piante grasse e numerosi tipi di palme.

Il Sahara e il deserto arabico

espansione saharaIl deserto del Sahara è il deserto caldo più vasto al mondo poiché è grande 10 milioni di chilometri quadrati (pari alla superficie dell’intera Europa) e occupa una profonda fascia dell’Africa settentrionale e comprendendo la quasi totalità della Penisola Arabica.

Il deserto del Sahara non si presenta in modo uniforme, quello che noi immaginiamo come deserto sabbioso è detto erg e si alterna al serir (o reg) che è il deserto pietroso di ciottoli, e l’Hammada, il deserto roccioso tipico degli altipiani e delle catene montuose.

Nell’erg il vento muove la sabbia fine creando grandi dune dalla caratteristica forma a mezzaluna che si spostano incessantemente. Inoltre, quando spirano i venti desertici come il ghibli e l’harmattan, si formano potenti tempeste di sabbia che rimodellano il paesaggio e oscurano il cielo.
Le tempeste di sabbia rappresento uno dei maggiori rischi che si possono affrontare nel Sahara, poiché esse cancellano le piste, nascondono i rari pozzi d’acqua e si insinuano nelle parti vitali degli auto mezzi.

Il Sahara è percorso da numerosi uidian, cioè letti asciutti dei fiumi che migliaia di anni fa bagnavano la zona, e che durante gli eventi piovosi si riempiono d’acqua, per poi prosciugarsi rapidamente. Alcune volte questi fiumi temporanei si dirigono verso depressioni occupate da antichi laghi che prendono il nome di chott; si tratta di bacini asciutti per la maggior parte dell’anno, preziosi per gli strati di sale che qui si formano.

Noto e particolarmente temibile è, poi, il clima impervio del Sahara con le temperature diurne che possono superare facilmente i 50° centigradi all’ombra e le violente escursioni termiche che portano le temperature a raffreddarsi velocemente al calar del sole per poi divenire sempre più fredde durante le ore notturne, arrivando persino sotto lo zero.

L’altopiano centrale del Sahara si mantiene a un’altezza media compresa tra i 600 e i 700 metri, ma include numerose catene e massicci che s’innalzano fino ai 3000 metri, come il monte Emi Koussi (di 3415 metri) nel Tibesti o il monte Tahat (che arriva a 3003 metri), nell’Hoggar. Sebbene le precipitazioni siano scarse, alcune vette del Sahara centrale rimangono innevate per alcuni mesi dell’anno.

I deserti asiatici

deserto-del-taklamakanA latitudini più settentrionali rispetto ai deserti arabici e sahariani si trovano intorno al 50° parallelo, al centro del continente asiatico e sono i deserti asiatici.
La zona più arida di questi è rappresentata dal Taklamakan, collocato nella provincia cinese del Sinkiang Uighur, nei pressi del bacino del fiume Tarim, qui le precipitazioni sono particolarmente ridotte e quando avvengono in genere hanno carattere temporalesco e possono addirittura tramutarsi in brevi e talvolta disastrose inondazioni.

Anche tutta la Siberia meridionale è da considerarsi una regione semiarida poiché se l’estate si presenta secca, l’acqua presente d’inverno è costantemente gelata e non contribuisce a soddisfare le necessità della flora.
Medesima condizione di semiaridità si trova nel deserto del Thar, al confine tra India e Pakistan, con le stesse situazioni climatiche e precipitazioni che non si sviluppano oltre i 400 mm annui.

I deserti delle Americhe

atacamaLe zone aride di entrambe le masse continentali americane si sviluppano nella fascia centro-occidentale, lontane dagli oceani poiché separate da essi dalle grandi catene delle Sierre: la Sierra Nevada e la Sierra Madre Occidentale in Messico e le Ande.
In America Meridionale il deserto si spinge sino alle rive dell’Oceano con i deserti di Atacama in Cile e Sechura in Perù, per una lunghezza di quasi 3000 chilometri.

Nei deserti americani il clima è semiarido con precipitazioni che possono variare molto anche di anno in anno e le temperature che variano altrettanto drasticamente in base alle altitudini, in alcuni casi, infatti, le zone aride si sviluppano anche a oltre 2000 metri di altitudine e le temperature possono scendere in inverno anche sotto lo zero.

Si trovano però anche zone completamente aride e condizioni estreme come quelle che caratterizzano la Valle della Morte, a nord del deserto del Mojave, dove sono stati registrate temperature all’ombra tra le più alte del pianeta superiori a 56° all’ombra.
Nel deserto di Atacama, invece, si registrano tra le piovosità minori del pianeta che non arrivano a superare gli 1,8 mm di pioggia neppure in un decennio, cosa che può portare a definire la zona di Arica in particolare come un “deserto assoluto”.

Deserti d’Australia

alice-springs-australia Il continente in cui le zone aride raggiungono in proporzione la loro massima estensione rispetto alla totalità del territorio è l’Australia, dove i deserti arrivano a occupare il 51% del territorio, mentre il 31% è da considerarsi zona semiarida.

Tuttavia, nessuna di queste zone arriva a raggiungere condizioni di iperaridità poiché le precipitazioni sono comunque superiori a 100 mm l’anno. Nella celebre zona di Alice Springs, ad esempio, le piogge arrivano a 250 mm/annui e le temperature medie mensili variano dai 12° ai 28° centigradi.

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