Covid, il Cile non rinnova lo stato d’emergenza: il 1° ottobre inizia il “piano delle riaperture”

Dal 1° ottobre il governo cileno non potrà più imporre restrizioni al movimento come i lockdown territoriali e il coprifuoco nazionale notturno
MeteoWeb

Il governo del Cile ha annunciato che non prorogherà lo stato di emergenza per la pandemia di coronavirus in vigore nel Paese da marzo 2020, che scadrà il 30 settembre: ne consegue che dal 1° ottobre il governo non potrà più imporre restrizioni al movimento come i lockdown territoriali e il coprifuoco nazionale notturno attualmente in vigore da mezzanotte alle 5 del mattino.
Per aumentare i livelli di libertà e mobilità dei cittadini, per rafforzare la ripresa dell’occupazione e dell’economia e per garantire il buon funzionamento della nostra società, abbiamo deciso di non rinnovare lo Stato di Eccezione, che terminerà il prossimo giovedì 30 settembre“, ha dichiarato il presidente Sebastián Piñera, citato da La Tercera. “La pandemia di coronavirus non è finita e, di conseguenza, dobbiamo continuare a prenderci cura della nostra salute e delle nostre vite“.
Dopo l’annuncio, il Ministero della Salute ha illustrato alcune novità per il piano di riaperture territoriali per fasi “Passo dopo passo” attivo nel Paese: dal piano saranno eliminate le restrizioni al movimento come le quarantene territoriali, mentre resterà il sistema di riaperture per gradi in merito alla libertà di assembramento, capacità di accoglienza di clienti e cittadini nelle strutture e altre attività, a seconda della situazione sanitaria di ogni area. Con le nuove modifiche, il piano avrà 5 fasi: Restrizione (che sostituisce la Quarantena), Transizione, Preparazione, Apertura iniziale e Apertura avanzata.
Il pass sanitario che si ottiene a vaccinazione completa, diventerà obbligatorio per i viaggi interregionali effettuati nel trasporto pubblico, oltre ai viaggi in treno, autobus o aereo. Rimane obbligatorio l’uso della mascherina e il distanziamento.

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