L’Italia offrirà 45 milioni di dosi di vaccino per i paesi in via di sviluppo entro fine anno e come presidenza di turno del G20 intende lavorare per il coordinamento della risposta globale. Lo ha annunciato ieri sera il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento al “Global Covid-19 Summit: Ending the Pandemic and Building Back Better Health Security to Prepare for the next”, appuntamento internazionale promosso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden con l’obiettivo di rilanciare l’impegno comune nella lotta al Covid-19. “L’evento di oggi è un buon esempio di quello che il multilateralismo può fare” per promuovere una risposta collettiva alla crisi sulla base di principi comuni, ha detto Draghi, ricordando che a maggio scorso l’Italia ha destinato 15 milioni di dosi di vaccino al resto del mondo. “Abbiamo triplicato gli sforzi“, ha aggiunto, spiegando che le dosi saranno destinate per la maggior parte al meccanismo Covax e che nell’ottica di garantire un miglior coordinamento nella risposta sanitaria verrà promossa la collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità, la Banca mondiale ed altri intermediari finanziari, con l’obiettivo di garantire non solo la produzione ma anche il trasporto dei vaccini.