Etna, emergenza cenere: 5 comuni rischiano il fallimento

Etna: i sindaci dei 5 comuni più colpiti dalla ricaduta di cenere rischiano il fallimento e lanciano un'ennesima richiesta di aiuto
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Per colpa della cenere rischiamo di fallire e di non poter erogare servizi essenziali alle nostre comunità: scuole, trasporti, assistenza sociale. Sappiamo che l’Etna fa di noi un territorio e un paesaggio singolare in Italia e in Europa. Ma non per questo possiamo diventare una ‘comunita’ orfana’ come quei farmaci per le malattie rare che devono essere incoraggiati da leggi specifiche“: lo affermano in una nota in merito all’emergenza cenere i sindaci di cinque comuni del Catanese, Angelo D’Anna, Alfio Cosentino, Giuseppe Nicotra, Salvatore Greco e Salvatore Russo, primi cittadini di Milo, Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferana Etnea, che hanno convocato una conferenza stampa a Milo domani. “In silenzio e con dignità ci siamo fatti carico da mesi di problemi più grandi di noi – hanno aggiunto i cinque sindaci – a cominciare dall’aver contratto ingenti debiti per ripulire con tempestività le strade dalla cenere e garantire un minimo di sicurezza ai nostri concittadini. Debiti che, purtroppo, non saremo in grado di onorare. Per questo segnaliamo l’ingiustizia subita dai nostri territori e dalla nostra gente: famiglie e imprese costrette a spese straordinarie, ripetute ormai da mesi, per mettere in sicurezza case e capannoni dai cumuli di sabbia. Siamo pronti a proteste estreme se le nostre legittime istanze non saranno considerate dallo Stato e dalla Regione Siciliana ai quali chiediamo interventi urgenti e leggi ad hoc“.

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