Israele, ecco come il vaccino ha smesso di funzionare dopo 5 mesi: l’86% di contagi è tra i vaccinati

Israele, i dati mostrano come i vaccini non funzionano più 5 mesi dopo la somministrazione. Uno scenario molto preoccupante per l'Italia in vista dell'autunno-inverno
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In Israele nel mese di Luglio l’86% dei contagi tra gli over 20 si è verificato tra persone che erano state completamente vaccinate, mentre l’84% della popolazione con più di 20 anni era completamente vaccinata. Significa che 5 mesi dopo la somministrazione della seconda dose, il vaccino (in Israele è stato usato esclusivamente il prodotto di Pfizer-BioNTech) ha completamente smesso di funzionare. L’efficacia delle vaccinazioni è stata quindi vanificata e non c’è alcun “effetto paradosso” a spiegare questo dato, perchè i contagiati vaccinati (86%, appunto) sono in termini percentuali più dell’intera popolazione vaccinata (84%). Significa anche che a fronte di un 16% di israeliani non vaccinati, soltanto un 14% si è contagiato. E significa anche che le probabilità di contagiarsi sono state più basse tra i non vaccinati che tra i vaccinati.

La tabella mostra i casi per fasce d’età. E in tutte le fasce d’età ci sono più contagi tra i vaccinati che tra i non vaccinati, non solo in termini assoluti che sarebbe spiegabile con l’effetto paradosso visto che la stragrande maggioranza della popolazione è vaccinata, ma anche in termini percentuali che è la dimostrazione dell’inefficacia delle vaccinazioni:

israele casi vaccinati luglio 2021Israele è un laboratorio mondiale delle vaccinazioni anti Covid, perchè ha sottoposto al vaccino una grandissima parte della popolazione prima di tutti nel mondo, tra Gennaio, Febbraio e Marzo. Inizialmente si era visto un ottimo risultato: a metà Marzo il Paese festeggiava il ritorno alla normalità, eliminava tutte le restrizioni e aboliva persino l’utilizzo di mascherina e distanziamento. Per 4 mesi Israele è rimasto completamente Covid-free, i vaccini funzionavano. Ma l’efficacia dura troppo poco e a Luglio la situazione è peggiorata, e sta continuando a peggiorare ancora adesso con il Paese che vede un contagio fuori controllo, l’1 settembre con oltre 16.000 contagi in 24 ore ha battuto il record giornaliero dall’inizio della pandemia, e nell’ultima settimana il conto dei morti è arrivato a 50 giornalieri. Nei reparti di terapia intensiva ci sono stabilmente più di 700 pazienti ricoverati, e anche tra morti e ricoverati si tratta nel 90% dei casi di persone completamente vaccinate con doppia dose nei primi mesi dell’anno. Il premier Naftali Bennett ha spiegato pubblicamente che “dopo 5 mesi il vaccino non protegge più” e ha disposto la somministrazione della terza dose a tutta la popolazione. Nel primo mese, oltre 2 milioni e mezzo di israeliani hanno fatto la terza dose (in Israele vivono 9 milioni di persone), ma aumenta lo scetticismo nei confronti del vaccino che lo scorso inverno veniva visto come strumento di tutela sanitaria e ritrovate libertà sociali mentre dopo aver vanificato così presto i suoi effetti trova le comprensibili resistenze della popolazione.

In Italia al momento la situazione è diversa perchè nel nostro Paese le vaccinazioni di massa sono iniziate abbondantemente dopo rispetto a quando Israele le aveva finite. Il boom di somministrazioni in Italia è stato tra Aprile e Luglio, quindi fino a Novembre l’efficacia delle vaccinazioni dovrebbe tenere per poi venire meno proprio nel momento peggiore della stagione invernale.

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