Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben, ha fatto il punto della situazione epidemiologica per l’emergenza Covid-19 in una conferenza stampa. Le sue dichiarazioni sono state riportate dal Corriere del Veneto, edizione locale del Corriere della Sera: “abbiamo 38 pazienti ricoverati, di cui 10 in terapia intensiva. Non mi preoccupa tanto il numero totale, quanto il fatto che di questi 38, ben 21 sono ricoveri effettuati soltanto negli ultimi 7 giorni, ed è il triplo rispetto alla settimana precedente. Si tratta di uno dei dati più alti degli ultimi mesi. Si è alzata anche l’età media dei ricoverati, che adesso hanno 72 anni e sono quindi più anziani di prima, e colpisce in modo particolare che la maggioranza dei ricoverati sia tra i vaccinati. Ad esempio, tra i 10 pazienti ricoverati in terapia intensiva, sette sono vaccinati“.
Il direttore generale dell’Ospedale di Padova, quindi, lancia un dato particolarmente preoccupante sull’efficacia dei vaccini, anche perchè il Veneto è una delle Regioni in cui i contagi stanno aumentando più rapidamente negli ultimi giorni ed è anche una delle Regioni d’Italia con il più alto numero di vaccinati.
La dott.ssa Anna Maria Cattelan, direttore del reparto di Malattie infettive e tropicali dell’Ospedale di Padova, ha preso la parola subito dopo Dal Ben nella conferenza stampa e ha spiegato che “i ricoverati vaccinati hanno ricevuto la seconda dose da oltre cinque mesi“. E’ quindi l’ennesima conferma che già dopo 5 mesi dalla somministrazione della seconda dose il vaccino perde la sua efficacia. “Ecco perchè – ha aggiunto la dott.ssa Cattelan – è fondamentale fare la terza dose“. Sempre la dott.ssa Cattelan ha fornito il numero dei morti Covid nell’Ospedale di Padova dall’inizio della pandemia: i decessi classificati “Covid” sono stati 41 in poco meno di due anni, una piccola parte dei 363 morti complessivi deceduti in ospedale nello stesso lasso di tempo per le più svariate patologie. I morti Covid sono quindi soltanto l’11% del totale, in una delle aree d’Italia più colpite dalla pandemia. Nello stesso lasso di tempo, i morti per tubercolosi sono stati 35, poche unità in meno di quelli per Covid.
L’aumento dei casi e dei ricoveri si sta verificando nello stesso periodo (metà-fine Ottobre) in cui lo scorso anno iniziava la seconda ondata della pandemia. Una situazione molto preoccupante in vista dell’inverno.