Una nuova manifestazione si è tenuta ieri a Trieste contro l’obbligo di Green Pass: migliaia di persone hanno sfilato per le vie del centro dopo essersi radunate in Largo Riborso sulla centralissimo Corso Italia.
Il corteo è proceduto lento scandendo slogan come “No Green Pass” e “Libertà”. In testa uno striscione con scritto “No Green Pass, no Apartheid”. Si sono levati cori contro i rappresentanti del governo, accompagnati dal suono di fischietti.
A causa della manifestazione il traffico in centro città e sulle principali direttrici è rimasto paralizzato per ore.
Tra i presenti anche una rappresentanza dei portuali di Trieste, che già nei giorni scorsi, per mezzo di una nota diffusa dal Comitato dei Lavoratori Portuali di Trieste, ha definito discriminatorio il Green Pass, perché “misura di ricatto che impone ad una parte notevole dei lavoratori di pagare per poter lavorare“. I lavoratori hanno chiesto all’Autorità Portuale tamponi gratuiti per tutti coloro che dovranno entrare in porto. “Chiediamo a tutti i portuali la massima unità per respingere una misura gravissima, che vorrebbe dividere i lavoratori discriminando pesantemente una loro parte,” hanno spiegato nella nota, annunciando l’adesione allo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati di base l’11 ottobre prossimo e annunciando il blocco delle operazioni lavorative in caso di entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde: “Nel caso il 15/10/2021 entrasse effettivamente in vigore l’obbligo del Green pass per lavorare i lavoratori bloccheranno le operazioni lavorative“.