Covid, l’immunologo Le Foche: “molto improbabile che il contagio riparta, potremo tornare a rivedere la luce ai primi di gennaio”

L'immunologo: "tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti"
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Ora basta attenersi al metro di distanza “perché l’85% delle persone si è vaccinato. E ciò ha ridotto moltissimo contagi e ospedalizzazioni. Tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti“: lo ha dichiarato l’immunologo Francesco Le Foche, facendo il punto sulla situazione epidemiologica italiana, in una intervista al Corriere della Sera. “Siamo al preludio della normalità. Credo che ai primi di gennaio potremo tornare a riveder la luce” e “continuando su questa linea è molto improbabile” che il contagio da Covid riprenda forza.
Tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti. La maggior parte delle persone ha apprezzato la vaccinazione che ha portato alle riaperture in sicurezza. E dovremmo considerare questa opportunità una forma di medicina preventiva”. ”I non vaccinati sono 5 milioni – ha proseguito le Foche – Chi va al lavoro ha diritto alla sicurezza. Vale per gli incidenti, come per il virus. Il tampone a 72 ore? Preferirei esclusivamente la vaccinazione. Tutela tutti, anche, come vediamo dalle curve degli ultimi giorni, i non vaccinati. Continuando su questa linea è molto improbabile che il contagio riparta”. Per quanto riguarda chi ha deciso di non vaccinarsi Le Foche ha dichiarato: “Non vedo regole punitive. Ma un diritto alla salute, bene superiore per tutti. Dove c’è scetticismo per il vaccino la mortalità e ancora alta e, quanto alla terza dose, non avendo ancora una terapia definitiva, è meglio prevenire che curare”.
Riguardo le discoteche che riaprono senza mascherina, secondo Le Foche non c’è pericolo ”se si è vaccinati. E visto che i giovani hanno interpretato che il vaccino è l’equivalente della libertà, si stanno vaccinando per poter tornare a gestire la propria vita. E presto potremo riaprirle al 100%. Quanto agli stadi, mi preoccupa solo un po’ l’ingresso, dove la gente si ammassa. Va organizzato”. Anche le università devono tornare al 100%, come ha detto la ministra Messa: ”Spero si arrivi presto al 100%. L’università necessita di presenza, crescita culturale attraverso il gruppo. Siamo comunque al preludio della normalità. Credo che ai primi di gennaio potremo tornare a riveder la luce”.

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