Clima, dall’inverno bollente alle gelate di primavera: dagli eventi estremi danni per 2 miliardi nei campi

"A pesare è stato un anno in cui si sono verificati nelle città e nelle campagne drammatici eventi estremi che hanno causato vittime e danni lungo la Penisola"
MeteoWeb

Il bilancio agricolo è stato sconvolto nel 2021 da un andamento climatico del tutto anomalo con il moltiplicarsi di eventi estremi che hanno fatto salire il bilancio dei danni nelle campagne ad oltre 2 miliardi a causa di un inverno bollente, il gelo in primavera ed una estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali che hanno continuato ed colpire città e campagne in autunno“: è quanto afferma la Coldiretti in riferimento al Rapporto di Legambiente sull’escalation di eventi estremi in Italia realizzato con il contributo del Gruppo Unipol e la collaborazione scientifica di Enel Foundation.
A pesare è stato un anno in cui si sono verificati nelle città e nelle campagne drammatici eventi estremi che hanno causato vittime e danni lungo la Penisola fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine. Sono gli effetti del cambiamento climatico con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Senza dimenticare il diffondersi di patologie ed insetti dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica arrivati con la globalizzazione e il cambiamento climatico“.

Le perdite dei raccolti sono state accompagnate da un forte aumento dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame. Gli agricoltori – spiega la Coldiretti – sono costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. L’aumento dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto dei fertilizzanti, per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi“.

L’agricoltura “è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – conclude la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio“.

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