Circa 100 Paesi, tra cui Ue e gli Stati Uniti, si sono impegnati nel corso della Cop26 sul clima a ridurre le proprie emissioni di metano, un gas serra, del 30% entro il 2030 rispetto al 2020. “Il metano e’ uno dei gas che possiamo ridurre piu’ velocemente“, ha affermato il Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen insieme al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ricordando che questo gas e’ responsabile di “circa il 30%” del riscaldamento globale dalla rivoluzione industriale.
“L’iniziativa sulla riduzione delle emissioni di metano permettera’ di mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento” globale “a 1,5°C. I Paesi che aderiscono al Global Methane Pledge – si spiega in una nota – si impegnano a raggiungere l’obiettivo collettivo di ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30%, rispetto ai livelli del 2020, entro il 2030 e a muoversi verso l’utilizzo delle migliori metodologie disponibili per quantificare le emissioni“. La realizzazione dell’iniziativa ridurrebbe il riscaldamento di almeno 0,2°C entro il 2050, fornendo una base fondamentale per gli sforzi globali di mitigazione del cambiamento climatico.
Stati Uniti e Ue annunciano anche una significativa espansione del sostegno finanziario e tecnico per assistere l’attuazione dell’impegno, con filantropi a livello globale che hanno impegnato 328 milioni di dollari in finanziamenti per sostenere l’aumento di scala di questo tipo di strategie. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti e il Fondo verde per il clima si sono impegnati a sostenere il progetto attraverso l’assistenza tecnica e il finanziamento di progetti.
Col raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030, si eviterebbero oltre 200mila morti premature, centinaia di migliaia di visite di emergenza legate all’asma, e oltre 20 milioni di tonnellate di perdite di raccolto all’anno. Sono le stime della Coalizione per il clima e l’aria pulita e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, secondo quanto riporta una nota Ue.
La Commissione Europea proporrà “il mese prossimo” regole per limitare le emissioni di metano nell’Ue, ha annunciato von der Leyen, presentando la Global Methane Pledge insieme a Biden. “Le emissioni di metano – ricorda von der Leyen – arrivano da varie fonti: vengono dal petrolio, dal gas, dal carbone, dall’agricoltura. Il maggior potenziale per i tagli è senza dubbio nel settore dell’energia. Per questo il mese prossimo nell’Ue proporremo di regolare le emissioni di metano. Proporremo regole per misurare, riportare e verificare le emissioni di metano”. “Proporremo anche – aggiunge – misure per mettere limiti” a pratiche dell’industria del gas come il venting, cioè il rilascio diretto di gas naturale nell’atmosfera, e il flaring, cioè la combustione controllata di gas naturale per ragioni operative, di sicurezza o economiche. Ci saranno pure “regole per individuare le perdite di gas e porvi rimedio. E anche la nostra politica agricola sta aumentando il suo focus sul contenimento delle emissioni di metano“, conclude von der Leyen.
“Se investiamo nei trasporti, nell’energia e nelle reti digitali, dobbiamo sempre assicurarci che serva il pianeta e le persone. E per questo, dobbiamo lavorare con Stati che la pensano allo stesso modo, sia nel contesto del G7 che del G20. E dobbiamo lavorare con il settore privato“, ha dichiarato von der Leyen, intervenendo a un evento per le infrastrutture green nell’ambito della Cop26. “Le esigenze globali di infrastrutture favorevoli al clima sono enormi. Secondo David Malpass, della Banca Mondiale, per colmare il divario infrastrutturale mondiale, avremo bisogno di 1.300 miliardi di euro di investimenti ogni anno“, ha aggiunto von der Leyen. “L’Europa lancia l’iniziativa Global Gateway. La nostra strategia e’ favorire gli investimenti per connettere il nostro mondo, basandoci sui nostri valori condivisi e con un forte impegno per la trasparenza e l’inclusione. E’ su scala globale, dall’Africa all’America Latina all’Indo-Pacifico. Articola una visione positiva della cooperazione nel 21esimo secolo e si basa sulla partnership a pari livello“, ha annunciato von der Leyen.
Cop26: piano Ue, Usa e Gb per la decarbonizzazione del Sudafrica
I governi di Sudafrica, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme all’Unione Europea, hanno annunciato alla Cop26 a Glasgow una nuova ambiziosa “partnership per una giusta transizione energetica” a sostegno degli sforzi di decarbonizzazione del Sudafrica. Il partenariato mira ad accelerare la decarbonizzazione dell’economia sudafricana, con particolare attenzione al sistema elettrico, per aiutarlo a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di taglio delle emissioni. Si tratta di un impegno iniziale di 8,5 miliardi di dollari per la prima fase di finanziamento, attraverso vari meccanismi tra cui sovvenzioni, prestiti e investimenti agevolati e strumenti di condivisione del rischio, anche per coinvolgere il settore privato. Nelle previsioni, il partenariato preverra’ fino a 1-1,5 gigatonnellate di emissioni nei prossimi 20 anni e aiutera’ il Sudafrica ad abbandonare il carbone e ad accelerare la sua transizione verso un’economia a basse emissioni e resiliente al clima.