“Il sistema sanitario tedesco si sta avviando verso una catastrofe“: lo ha scritto nero su bianco l’associazione federale tedesca degli anestesisti, la Bda, insieme alla società tedesca di anestesiologia e medicina intensiva in una lettera aperta ai ministri della Salute dei Laender e al ministro della Salute federale Jens Spahn. L’associazione chiede misure efficaci di contenimento e un’applicazione della regola del 2G (accesso consentito solo a vaccinati e guariti) per tutti gli ambiti della vita pubblica in Germania.
Angela Merkel proprio stamani è tornata ad alzare la voce a fronte del drastico aumento dei contagi in Germania. “La situazione della pandemia è drammatica“, esclama la cancelliera intervenendo alla conferenza delle città a fronte dell’ennesimo record di nuovi contagi registrati in Germania. Quasi 53 mila positivi giornalieri, mai così tanti dall’inizio della pandemia. L’incidenza del virus tocca 336 infezioni su 100 mila abitanti nei sette giorni, mentre cresce anche il numero delle vittime (299 i decessi nella sola giornata di ieri), e le terapie intensive negli ospedali tedeschi rischiano di nuovo il sovraffollamento. E’ anche per questo che Merkel si lascia sfuggire un accento polemico nei confronti dei partiti ‘semaforo’ (Spd, Verdi e liberali) impegnati nei negoziati per la formazione di un nuovo governo federale: “Per me non vi è alcun dubbio che siamo nel mezzo di una situazione d’emergenza”, scandisce la cancelliera uscente, riferendosi alla decisione dei ‘coalizzandi’ di far terminare, come previsto, al 25 novembre lo Stato d’emergenza epidemico nazionale. “La quarta ondata colpisce il nostro Paese con tutta la forza“, insiste Angela Merkel secondo la quale è necessario fissare un tetto per il sovraccarico degli ospedali superato il quale dovranno scattare ulteriori misure per tornare ad abbassare la curva epidemica. “Sarebbe una catastrofe agire solo quando le terapie intensive sono giàpiene“, si allarma la cancelliera, che confessa di provare una “profonda preoccupazione” sul progredire delle infezioni in alcuni Laender, in particolare Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, nell’area centro-orientale del Paese al confine con Polonia e Repubblica Ceca.
Proprio la Sassonia intanto ha raggiunto il limite massimo di sovraccarico gestibile delle terapie intensive per Covid e da venerdì entra in vigore il cosiddetto “freno d’emergenza“, con misure obbligatorie di limitazione dei contatti valide solo per i non vaccinati. Come livello di emergenza la Sassonia considera il superamento per tre giorni consecutivi di 1300 pazienti in terapia intensiva: oggi sono 1520, ieri erano 1524 e lunedì1391. In tutta la Germania le terapie intensive occupate sono salite a 3376. Il Land ha la più alta incidenza di virus della federazione con un tasso settimanale di 724 contagi ogni 100.000 abitanti.
In Germania hanno ricevuto il vaccino 58 milioni e mezzo di abitanti, pari al 70% della popolazione complessiva (bambini compresi), un dato di poco inferiore a quello dell’Italia in cui è vaccinato il 78% dell’intera popolazione nazionale. Il tasso di vaccinazione tra gli over 19 è molto simile sia in Italia che in Germania e supera abbondantemente l’85% in entrambi i Paesi. Non basta, però, ad arginare la quarta ondata provocata dalla variante Delta che sta determinando i numeri peggiori in assoluto dall’inizio della pandemia, nonostante la vaccinazione di massa della popolazione.