Uno studio condotto da ricercatori della Facoltà di Medicina LKS dell’Università di Hong Kong (HKUMed) fornisce le prime informazioni su come la nuova Variant of Concern (VOC) del coronavirus SARS-CoV-2, la variante Omicron, infetti le vie respiratorie umane. I ricercatori hanno scoperto che Omicron infetta e si moltiplica 70 volte più velocemente della variante Delta e dell’originale SARS-CoV-2 nei bronchi umani, il che potrebbe spiegare perché Omicron può trasmettersi più velocemente tra gli esseri umani rispetto alle varianti precedenti. Il loro studio ha anche dimostrato che l’infezione da Omicron nel polmone è significativamente inferiore rispetto al SARS-CoV-2 originale, il che potrebbe essere un indicatore di una minore gravità della malattia. Questa ricerca è attualmente in fase di revisione paritaria per la pubblicazione.
Il Dott. Michael Chan Chi-wai e il Prof. John Nicholls hanno aperto la strada all’uso di colture ex vivo delle vie respiratorie per studiare molte infezioni virali emergenti dal 2007, come l’influenza aviaria, il coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS). Ora questa tecnica è stata applicata per capire perché la variante Omicron può differire nella trasmissione e nella gravità della malattia da altre varianti di SARS-CoV-2.
Il Dott. Chan e il suo team hanno isolato con successo la variante Omicron e hanno utilizzato questo modello sperimentale per confrontare l’infezione con l’originale SARS-CoV-2 del 2020, la variante Delta e la recente variante Omicron. Hanno scoperto che la nuova variante Omicron si replica più velocemente del virus SARS-CoV-2 originale e della variante Delta nel bronco umano. A 24 ore dall’infezione, la variante Omicron si è replicata circa 70 volte in più rispetto alla variante Delta e al virus SARS-CoV-2 originale. Al contrario, la variante Omicron si è replicata in modo meno efficiente (oltre 10 volte meno) nel tessuto polmonare umano rispetto al virus SARS-CoV-2 originale, il che potrebbe suggerire una minore gravità della malattia.
“È importante notare che la gravità della malattia negli esseri umani non è determinata solo dalla replicazione del virus, ma anche dalla risposta immunitaria dell’ospite all’infezione, che può portare a una deregolazione del sistema immunitario innato, cioè la “tempesta di citochine“, ha affermato il Dott. Chan. “Si nota inoltre che, infettando molte più persone, un virus molto infettivo può causare malattie più gravi e morte anche se il virus stesso può essere meno patogeno. Pertanto, insieme ai nostri recenti studi che dimostrano che la variante di Omicron può parzialmente sfuggire all’immunità dei vaccini e delle infezioni passate, è probabile che la minaccia complessiva della variante di Omicron sia molto significativa”, ha concluso Chan.