L’enorme ondata di casi di Omicron in Sudafrica sembra diminuire con la stessa rapidita’ con cui e’ cresciuta nelle settimane successive all’annuncio della sua scoperta, avvenuta proprio nel Paese africano. Dalla fine di novembre all’inizio di dicembre, i casi giornalieri erano aumentati vertiginosamente in Sudafrica, passando dai 2.828 del 26 novembre ai 16.055 del 3 dicembre, per raggiungere un picco di quasi 38.000 casi il 12 dicembre. Da allora, il numero di contagi giornalieri ha iniziato a scendere, fino ad arrivare ai 15.000 del 21 dicembre.
Il calo dei casi potrebbe indicare che il picco di Omicron in Sudafrica e’ passato. Ne e’ convinto lo scienziato che ha guidato la risposta alla pandemia nel Paese, Salim Abdool Karim, secondo il quale, a giudicare dai dati preliminari, c’e’ da attendersi che “ogni altro Paese, o quasi, segua la stessa traiettoria”. Anche Ridhwaan Suliman, un altro dei piu’ accreditati scienziati locali, del South African Council for Scientific and Industrial Research, e’ certo che il Paese abbia “superato il picco dell’ondata di Omicron, anticipato dal significativo declino (dei casi) nella popolosa provincia di Gauteng“. Gauteng e’ il cuore commerciale del Sudafrica, la regione dove per la prima volta e’ stata accertata la nuova variante. Secondo Michelle Groome, del National Institute for Communicable Diseases, tutte i dati indicano che e’ stato “superato il picco di contagi nel Gauteng“. E secondo Suliman, una situazione analoga di superamento del picco si registra anche nelle altre province del Paese.