E’ attesa in serata la firma al Decreto Energia, volto a contrastare l’aumento vertiginoso del prezzo di bollette e carburanti. Secondo quanto si legge in una bozza, “al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro”.
“Al fine di sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale con sede in Italia“, Sace “rilascia le proprie garanzie in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, entro un limite massimo di impegni pari a 9.000 milioni di euro“. Inoltre, la stessa Sace “è autorizzata a concedere in favore delle imprese di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo credito una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia, per effetto dell’inadempimento da parte le imprese con sede in Italia che presentano un fatturato non superiore a 50 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2021, del debito risultante dalle fatture emesse entro il 30 giugno 2023 relative ai consumi energetici effettuati fino al 31 dicembre 2022″.
Per far fronte all’aumento dei prezzi, alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, non energivore, è riconosciuto un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta calcolato sulla spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. La misura si applica se il prezzo medio del metano abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio dello stesso trimestre dell’anno 2019, si legge nella bozza.
Secondo quanto si apprende al termine della cabina di regia in vista del Decreto, gli aumenti in bolletta saranno sterilizzati per le famiglie che hanno un tetto Isee di 12.000 euro.