La Cina sta affrontando l’ondata di SARS-CoV-2 più contagiosa in due anni di pandemia.
Secondo quanto riporta il South China Morning Post, ieri il numero di nuovi casi è salito a oltre 3.100, dopo che per 2 giorni era stato oltre mille.
La Commissione nazionale per la salute ha reso noto che i casi sintomatici sono saliti a 1.807 rispetto ai 476 di venerdì. Quelli asintomatici sono arrivati a 1.315, rispetto ai 1.048 del giorno precedente.
Le autorità attribuiscono questa ondata alla variante Omicron, che è notoriamente più contagiosa, ma causa sintomi meno severi rispetto alla versione originaria del Coronavirus.
Particolarmente colpita la provincia nordorientale di Jilin, al confine con la Corea del Nord.
Lockdown e tamponi di massa sono stati previsti per diverse località del gigante asiatico, tra cui Shenzhen (17 milioni di residenti), dopo che sono risultate positive al virus 66 persone: le autorità hanno disposto che ogni abitante sia sottoposto a tre test. Tutti gli esercizi commerciali e le imprese, salvo alimenti, carburante e altri beni considerati primari, hanno ricevuto ordine di chiudere o lavorare da casa.
Le autorità cinesi stanno applicando la strategia della “tolleranza zero” e pongono in lockdown intere città per individuare e isolare ogni persona infetta.