Il rover per la missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è tecnicamente pronto per il lancio programmato per quest’anno, anche se non avverrà alcun lancio quest’anno, dal momento che l’ESA ha deciso di sospendere la cooperazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, importante partner della missione, a causa della guerra in Ucraina.
Il rover Rosalind Franklin ha un potenziale unico per cercare prove della vita passata su Marte grazie al suo trapano, costruito in Italia da Leonardo, in grado di penetrare il suolo marziano fino a 2 metri di profondità alla ricerca di potenziali tracce di vita, e al suo laboratorio. Sarà anche il primo rover a utilizzare nuove tecniche di guida, tra cui la camminata su ruote, per superare gli ostacoli.
L’ESA spera che si riesca a trovare una soluzione che consenta comunque il lancio della missione che vede anche una forte partecipazione italiana grazie all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e all’industria aerospaziale nazionale. Il rover Rosalind Franklin è ora in fase di preparazione per lo stoccaggio in un sito in Italia di Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) – prime contractor della missione – in attesa di ulteriori istruzioni.
Sebbene la finestra di lancio del 2022 per la missione non sia più possibile a seguito della sospensione della cooperazione con Roscosmos, la revisione della qualificazione del sistema e dell’accettazione del volo della missione – informa l’ESA – si è svolta come previsto a marzo. Il Comitato di revisione ha confermato che il veicolo spaziale sarebbe stato pronto per la spedizione tempestiva al sito di lancio e il programma aveva un margine di tempo sufficiente per rispettare l’opportunità di lancio originale il 20 settembre 2022.
Sulla base della decisione degli Stati membri dell’ESA, uno studio industriale accelerato inizierà ora a definire meglio le opzioni disponibili per attuare la missione del rover ExoMars in un lancio futuro. I team – spiega l’ESA – cercheranno il lancio più vicino possibile in base alla rapidità con cui le tecnologie possono essere sviluppate per supportare una missione a guida europea, o in collaborazione con altri partner internazionali, e la disponibilità di lanciatori e sito di lancio compatibili. “Spero che i nostri Stati membri decidano che questa non è la fine di ExoMars, ma piuttosto una rinascita della missione, che forse funge da innesco per sviluppare una maggiore autonomia europea“, afferma David Parker, direttore dell’esplorazione umana e robotica di ESA. “Contiamo su team brillanti e competenze in tutta Europa e con partner internazionali per rimodellare e ricostruire la missione. Il team è concentrato sulla definizione dei prossimi passi per garantire di portare questo incredibile rover su Marte per completare il lavoro per cui è stato progettato“.
Nel frattempo, l’ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) continua a trasmettere la maggior parte dei dati da Marte, dai rover Curiosity e Perseverance della NASA e dal suo lander Insight. TGO ha un notevole carburante a bordo, il che significa che potrebbe anche supportare la trasmissione dati dal rover ExoMars in futuro e per la missione Mars Sample Return, conclude l’ESA.