Per chi ama i fiori nel nostro bel paese inizia il periodo di magnifiche distese di fiori che si trovano in luoghi straordinari come: il labirinto delle rose del Castello Quistini, la Conca dei rododendri dell’Oasi Zegna, le zagare in Sicilia, la ginestra nell’isola d’Elba, la Festa dei ciliegi in fiore a Vignola, e ancora la Tulipanomania del Parco Sigurtà o i Giardini Botanici di Villa Hanbury che sono candidati come Patrimonio UNESCO.
Queste sono solo alcune delle fioriture di primavera più belle d’Italia che si offrono ai turisti e si pongono come oasi di bellezza e serenità per spezzare il ritmo della quotidianità con un pomeriggio romantico o un weekend all’insegna del contatto con la natura.
La Conca dei rododendri dell’Oasi Zegna
L’Oasi Zegna si trova a Trivello in provincia di Biella e rappresenta un luogo di incredibile bellezza naturale grazie alle oltre 50.000 conifere, dalie, azalee, ortensie ma soprattutto ai rododendri che provengono dai vivai del Belgio.
Tra maggio e giugno presso la Conca dei rododendri dell’Oasi Zegna c’è una vera e propria esplosione di fiori bianchi, rosa e rossi che si esprimono anche in un profumo intenso che coinvolge i visitatori che camminano attraverso le piante su una passerella.
È attraverso questa passerella che si raggiunge percorrendo la Panoramica Zegna e si passeggia tra i cespugli fioriti che celebrano il trionfo della natura e consentono di ritrovare il benessere in quella che si presenta come una vera e propria oasi di relax.
I Giardini Botanici di Villa Hanbury
Tra le fioriture di primavera più belle d’Italia non possono che figurare anche i Giardini Botanici di Villa Hanbury che si trovano a Ventimiglia nella villa costruita nel XIX secolo da sir Thomas Hanbury. Il gentiluomo inglese amava i viaggi e la botanica e decise di dotare la sua villa di un imponente giardino botanico di circa 18 ettari.
Nella cornice del Mar Ligure, i giardini hanno preso la forma dello stile inglese e tale è la loro bellezza che sono candidati al riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.
Nei giardini è possibile scegliere tra il percorso rosso, ideale per scendere, e quello blu, consigliato per risalire; durante il tragitto si incontrano il giardino dei profumi, il giardino giapponese e la foresta australiana che si pongono come tre tra i punti forti del parco; ma presso il giardino botanico si trovano anche piante esotiche come agrumi, aloe ed eucalipti o romantici angoli profumati di rose e peonie.
Il giardino botanico del Castello Quistini
A Rovato, in provincia di Brescia, è possibile visitare il giardino botanico del Castello Quistini, che ospita una collezione di ben 1500 varietà di rose, ma anche un giardino bioenergetico, numerose e particolari piante da frutto e un giardino segreto delle ortensie tutto da scoprire.
Nel cosiddetto labirinto delle rose viene raccontata la “vita della rosa” attraverso tre cerchi concentrici a loro volta suddivisi in quattro settori circolari dove le rose sono conservate con grande cura e in un’incredibile varietà di specie differenti, da quelle più moderne a quelle più antiche. Tra queste ultime un posto d’onore spetta alle rose inglesi di David Austin e a una pianta assai vetusta che porta il nome di Madame Alfred Carriere.
Il glicine del Giardino Bardini
A Firenze, tra marzo e aprile, a Villa Bardini si schiudono i glicini che portano con loro una leggenda assai suggestiva. Si dice, infatti, che questo fiore sia stato portato in Toscana addirittura da Marco Polo di ritorno dalla Cina.
Il pezzo forte è certamente un tunnel di glicini violetti sotto cui si può passeggiare inebriandosi del loro profumo e godere della più romantica delle viste sull’Arno.
Il Giardino Bardini è uno dei luoghi in cui ammirare una delle fioriture di primavera più belle d’Italia poiché, oltre ai glicini, il giardino si affaccia sullo straordinario scorcio di Santa Maria Novella e consente di accedere attraverso una scala in stile barocco a un belvedere in cui fioriscono rose, ortensie, iris, camelie e alberi da frutto; qui, infatti, si trovano anche un giardino all’italiana, un bosco all’inglese e un parco agricolo.
I tulipani in fiore del Parco Sigurtà
Il Veneto ospita il Parco Giardino Sigurtà, la cui storia inizia agli albori del 1400, oggi il parco ha raggiunto i 60 ettari di ampiezza e dal 2011 ospita un labirinto di tassi che completa la ricca proposta botanica del giardino, che si fregia di alberi secolari, giardini acquatici e piante officinali.
Già vincitore del premio “Parco più bello d’Italia” e classificatosi secondo anche nel prestigioso premio al “Parco più bello d’Europa”, da metà marzo inizia a vestire gli sgargianti colori dei tulipani in un giardino fiorito che si estende a perdita d’occhio che ogni anno danno il via alla manifestazione “Tulipanomania” che celebra la fioritura di più di un milione di tulipani insieme a giacinti, muscari e narcisi.
Tulipani di oltre 300 varietà in sgargianti colori che vanno dal rosso al rosa, dall’arancione al giallo, dal viola al fucsia sono raggruppati per colore o accostati arditamente per creare un esponenziale numero di contrasti e si mettono in mostra per le foto dei visitatori.
Elba: l’isola delle ginestre
Questo fiore profumato e intenso che è la ginestra trovò la sua celebrazione persino nei versi di uno dei nostri più grandi poeti, Giacomo Leopardi, che le dedicò la lirica “La ginestra o il fiore del deserto”. Nell’isola d’Elba questo fiore ha trovato una delle sue case più iconografiche, perché chiunque abbia la pazienza di aspettare la primavera inoltrata, vi scoprirà nel mese di maggio un manto giallo che ricopre tutta la parte occidentale dell’isola.
Questo luogo è, infatti, anche soprannominato la “costa in giallo”, proprio per la presenza di questa pianta forte e caparbia, che vegeta anche su terreni rocciosi e climi aridi, come le altre essenze della macchia mediterranea di cui l’isola d’Elba è ricchissima. La passeggiata più bella è quella che conduce al blu del mare dove il giallo delle ginestre si tuffa nel blu mischiando colori e profumi del mare e della terra.
La Festa dei ciliegi in fiore di Vignola
Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile si celebra a Vignola, in provincia di Modena, la Festa dei ciliegi in fiore che, come ben esplicita il titolo, riconosce in un evento festoso la maestosa natura degli alberi fioriti di ciliegio che dopo qualche mese daranno alla luce le celebri ciliegie di Vignola.
I frutteti sono coltivati qui sin dal Medioevo e ogni anno si svolge nel periodo della loro massima fioritura una fiera-mercato dove è possibile degustare i prodotti locali, ma anche assistere a sfilate di carri in fiore, parate musicali e sfilate di auto d’epoca, nonché show e giochi per i più piccoli.
Ovviamente sono moltissime le escursioni tra i ciliegi in fiori presenti sulle colline e tra i campi che vengono organizzate sulla Via dei Ciliegi e sul Percorso Natura Panaro, quest’ultimo consente di partire da Rocca di Vignola e seguire il fiume sino al paese di Marano sul Panaro.
Le zagare del Giardino del Biviere di Lentini
A salutare la primavera e trovare un posto certo tra le fioriture di primavera più belle d’Italia non possono mancare le zagare, i fiori d’arancio di Sicilia che possono essere ammirate in un luogo d’eccezione qual è il Giardino del Biviere di Lentini.
Ad essere in fiore sono gli alberi degli agrumi, quelli degli aranci e dei limoni, il cui fiore è particolarmente profumato e utilizzato per le essenze di profumi e cibi, ma anche per riempire il bouquet delle spose. Il termine zagara, deriva dal verbo arabo “zahara”, che si può tradurre con risplendere, e dal sostantivo “zahr” che significa appunto fiore.
Nel mese di maggio presso il Giardino del Biviere, che si trova nei pressi dell’omonimo lago, in provincia di Siracusa, si possono ammirare i fiori d’arancio che traggono la loro origine da una leggenda. Si narra che un re di Spagna, ricevette in dono un albero d’arancio e lo fece piantare nel suo giardino. Era così geloso di questo suo prezioso albero che si rifiutò persino di farne dono di un ramoscello a un ambasciatore cinese in visita.
L’ambasciatore non si diede per vinto e offrì al giardiniere 50 monete d’oro pur di averne un piccolo ramo e pare che con quella dote la figlia del giardiniere riuscì a sposarsi e coronò il suo sogno d’amore con un ramoscello di zagara intrecciato tra i capelli.