Le previsioni meteo per un possibile nuovo orientamento di correnti fredde continentali verso l’Italia e il Mediterraneo centrale, continuano a essere confermate dal prossimo weekend e per qualche giorno a seguire. Tuttavia, dagli ultimissimi aggiornamenti emergono delle novità in riferimento alla configurazione barica, novità che potrebbero in qualche modo limitare l’azione invernale sulle nostre regioni. Intanto va precisato che cogliere l’esatta traiettoria di nuclei freddi continentali in avanzamento retrogrado lungo il bordo meridionale di un’alta pressione presente a tutto campo sul nostro continente, eccetto i settori orientali e sudorientali, è molto difficile per i modelli matematici, poiché piccoli diversi orientamenti della posizione dell’alta, possono determinare traiettorie completamente differenti da un aggiornamento all’altro. Dunque, questa premessa è opportuna ed essenziale per precisare che l’effettiva traiettoria del nocciolo freddo, che comunque con alta probabilità è atteso spostarsi dai settori russi poi ucraini, verso l’Est Europa e magari anche verso buona parte del Mediterraneo, non sarà affidabile in termini previsionali almeno fino alle 72 ore precedenti l’evento se non anche 48 ore.
Quindi, essendo atteso l’ingresso di aria fredda sul Mediterraneo centro-orientale sostanzialmente nel corso del weekend prossimo, 19/20 marzo, prima di mercoledì-giovedì sera, sarà ancora piuttosto elevata l’incertezza sull’effettivo orientamento del nocciolo freddo. In ogni modo, stando alle attuali proiezioni, si registra, rispetto agli aggiornamenti dei giorni scorsi, un consistente abbassamento in latitudine dell’influenza anticiclonica, quindi sostanzialmente una maggiore ingerenza della figura stabilizzante anche verso il Mediterraneo centrale e parte dell’Est Europa. Di conseguenza, come visibile nella configurazione rappresentata nell’immagine in evidenza, il flusso freddo potrebbe assumere una traiettoria decisamente più meridionale e incidere in misura senz’altro più limitata verso l’Italia. Beninteso, aria fredda giungerebbe ugualmente sulle nostre regioni un po’ tutte, ma, intanto, non sarebbe gelida come magari prospettato fino a qualche emissione fa e, per di più, non sarebbe troppo instabile. Nella sostanza si tratterebbe di aria, si abbastanza fredda, ma al tempo stesso piuttosto asciutta e in grado di arrecare instabilità, stando sempre al prospetto attuale, soltanto sulle aree meridionali, magari di più su quelle estreme, Calabria, Puglia meridionale, Sicilia, sulla Sardegna e temporaneamente sul medio Adriatico. Sul resto del paese, a causa della mancanza di minimi depressionari al suolo associati al flusso di correnti più fredde continentali, l’instabilità potrebbe essere meno importante, salvo passaggi temporanei di veloci nuclei di vorticità in quota. Insomma, dagli ultimissimi aggiornamenti si deduce senz’altro una conferma per l’arrivo di correnti nuovamente fredde a iniziare dal weekend e per alcuni giorni a seguire sul nostro paese, ma con instabilità più circoscritta essenzialmente alle regioni meridionali o, al più, temporaneamente del medio Adriatico, magari anche con fiocchi a bassa quota su queste aree; instabilità scarsa sul resto del paese. Ribadiamo che si tratta di evoluzione ancora molto incerta e che tanto potrebbe ancora cambiare nei prossimi aggiornamenti.