Si ribalta la situazione meteo delle scorse settimane in Italia: dopo una prima parte di primavera (comprese le festività pasquali) all’insegna dell’Anticiclone nelle Regioni del Nord e della fascia tirrenica del Centro, dove abbiamo avuto un lungo periodo molto mite e sempre soleggiato, adesso torna il maltempo che è già iniziato nelle ultime ore in Piemonte con le prime forti piogge nel Verbano-Cusio-Ossola dove oggi sono già caduti 68mm di pioggia a Cesara, 60mm a Borgosesia, 58mm a Cellio, 53mm a Varallo, 50mm a Cossogno, 49mm a Stresa, 48mm a Valstrona, 47mm ad Omegna, 46mm a Mergozzo.
Il maltempo del Nord si intensificherà nelle prossime ore, estendendosi a gran parte del settentrione anche se le piogge più serie rimarranno confinate nelle zone di montagna sulle Alpi e sull’Appennino Ligure e Tosco/Emiliano. Le temperature, però, diminuiranno sensibilmente sia domani, Domenica 24 Aprile, che Lunedì 25, nel giorno della Festa della Liberazione, una festività che sarà rovinata dal maltempo al Nord con temporali sparsi e rovesci a tratti intensi.
Al contrario, al Sud splende un piacevolissimo sole: la temperatura oggi ha raggiunto +23°C a Reggio Calabria e Foggia, +22°C a Catania e Cosenza, Taranto, Trapani e Crotone, +21°C a Palermo e Messina, valori gradevoli che fino a una settimana fa erano ancora un miraggio. Anche domani e dopodomani, Domenica 24 e Lunedì 25 Aprile, il clima rimarrà caldo e soleggiato in tutto il Mezzogiorno, regalando alle Regioni del Sud una sorta di “rivincita” rispetto al freddo e al maltempo che hanno compromesso Pasqua e Pasquetta.
L’unico elemento di rilevo sarà la nuova nuvola giallastra proveniente dal deserto del Sahara: già da stasera, ma ancora di più domani – domenica 24 aprile – il cielo si tingerà di tinte africane. La nube di polvere del Sahara è ben visibile dalle immagini satellitari, al momento sul mar Tirreno: nelle prossime ore si estenderà a gran parte del Paese.
Per il monitoraggio della situazione meteorologica consigliamo le pagine del nowcasting che consentono di seguire in diretta l’evoluzione delle più pericolose celle temporalesche e il loro tragitto: