Un astronauta europeo potrebbe mettere piede sulla Luna entro il 2030: l’Agenzia Spaziale Europea punta a raggiungere questo obiettivo, per il quale sono in corso colloqui con la NASA, ha spiegato all’ANSA il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, dal forum economico in corso a Davos. L’Europa è fortemente coinvolta nel programma Artemis e in questo contesto “l’Italia è un partner molto importante“, anche grazie alla tecnologia e all’esperienza italiane nella realizzazione dei moduli per la Stazione Spaziale Internazionale.
“L’Europa è coinvolta nel programma Artemis con un contributo relativo ai moduli di servizio e moduli abitativi per la stazione spaziale Gateway,” ha proseguito Aschbacher riferendosi alla futura stazione che orbiterà attorno al nostro satellite. E’ previsto anche un contributo agli impianti per la fornitura di energia e ai componenti di Gateway, e c’è “un’importante proposta per la costruzione di un lander e di moduli abitativi sul suolo lunare, che verrà discussa nella prossima Conferenza ministeriale dell’ESA“, in programma in novembre a Parigi. “Avere un astronauta europeo sulla Luna entro questo decennio è un grande obiettivo per l’ESA e ne stiamo discutendo con la NASA, ma al momento non c’è ancor un accordo con l’agenzia spaziale americana,” ha precisato Aschbacher.