La missione suborbitale Virtute-1 Aeronautica Militare-CNR sbarca nelle scuole, il lancio entro fine anno

Fervono i preparativi per il lancio della missione Aeronautica Militare-CNR "Virtute-1"
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Potrebbe tenersi entro fine anno il lancio del volo suborbitale dello spazioplano Spaceship-2 della Virgin Galactic che porterà verso l’ultima frontiera la missione scientifica italiana “Virtute-1“, di Aeronautica Militare e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): l’azienda di Richard Branson ha recentemente reso noto che il servizio commerciale sarà posticipato al primo trimestre del 2023, facendo ipotizzare una possibile finestra di lancio per la missione italiana nel terzo trimestre del 2022, in quanto prioritaria rispetto al riavvio del programma turistico spaziale.

Mentre fervono i preparativi per il lancio, la missione “Virtute-1” (Volo italiano per la ricerca e la tecnologia suborbitale) sbarca nelle scuole: l’ingegnere CNR Pantaleone Carlucci, membro dell’equipaggio, e Lucia Paciucci, CNR Coordination TEAM, stanno raccontando ai più giovani quali sono le sfide che la missione suborbitale dovrà affrontare e quali sono gli obiettivi che intende raggiungere.

L’I.T. Giulio Cesare Falco di Capua, lo scorso 28 aprile, è tra gli istituti che hanno ospitato gli scienziati del CNR e alcuni rappresentanti dell’Aeronautica Militare, che hanno fatto chiarezza su un argomento ancora poco noto. Oltre a spiegare in cosa consiste la missione, il volo suborbitale, e quali esperimenti verranno condotti, gli esperti hanno anche illustrato i vantaggi della realizzazione di tali voli, cioè costi inferiori e tempi di percorrenza finora inconcepibili.
Gli studenti sono stati portati a bordo dello spazioplano Spaceship-2 (in senso figurato ovviamente) in un viaggio emozionante, allo scopo di attirare sempre più i giovani verso il mondo dell’aeronautica e dell’innovazione che, in un futuro non molto lontano, rivoluzionerà la nostra vita quotidiana.
Il viaggio, però, non finisce qui: nelle prossime settimane anche altre scuole avranno la possibilità di ospitare gli scienziati del CNR e i rappresentanti dell’Aeronautica, che trasporteranno gli studenti in un mondo ormai a portata di mano.

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Lucia Paciucci e Pantaleone Carlucci

Aeronautica Militare e CNR vanno nello Spazio con Virgin Galactic

I primi tre italiani, e i primi europei, che si preparano ad affrontare un volo suborbitale a bordo dello spazioplano Spaceship-2 della Virgin Galactic sono il colonnello Walter Villadei, il tenente colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica Militare, e l’ingegner Pantaleone Carlucci, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Tutti e tre a bordo condurranno esperimenti scientifici, che saranno 12 di cui 4 medici e 8 tecnologici. L’equipaggio misto AM-CNR valuterà e misurerà gli effetti biologici della fase di transizione in microgravità sul corpo umano. Altri esperimenti condotti a bordo mirano a studiare gli effetti della microgravità su un’ampia varietà di proprietà fisiche e chimiche dei materiali (fenomeni di combustione o comportamento dei fluidi), caratterizzanti l’ambiente di volo (ad esempio dal punto di vista delle radiazioni a bordo). Dai risultati degli esperimenti sarà possibile ricavare preziose informazioni per la futura applicazione in una vasta gamma di ambiti, da quello addestrativo ed operativo fino ai possibili impieghi innovativi in ambito industriale.

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Credit Virgin Galactic

La missione durerà in totale circa un’ora e 40 di volo e sarà la prima volta che la navetta di Virgin Galactic verrà operata in questo modo, con esperimenti scientifici a bordo. L’equipaggio italiano sarà totalmente autonomo nella gestione degli esperimenti anche se si coordinerà con l’equipaggio di Virgin Galactic che si occuperà della condotta della navetta.

I piloti della missione saranno Michael Masucci e CJ Sturckow, a bordo dello spazioplano VSS Unity e Kelly Latimer e Nicola Pecile, per la piattaforma di lancio (“mothership”) VMS Eve.

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