Le conseguenze della guerra in Ucraina stanno lasciando l’Europa in difficoltà dal punto di vista energetico, considerata la forte dipendenza del Vecchio Continente da Mosca. Ora che la Russia ha iniziato a ridurre le forniture di gas a molti Paesi europei, la situazione diventa ancora più complicata. Tra i Paesi che più rischiano, vi è la Germania, che nei giorni scorsi ha innalzato l’allerta sul gas al livello di “allarme”.
Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e Ministro dell’Economia, ha parlato con la rivista Der Spiegel dei sacrifici che i cittadini tedeschi dovrebbero fare mentre il Paese affronta la peggiore crisi energetica in una generazione. Alla domanda di Der Spiegel sul “risparmio energetico nella nostra vita quotidiana“, Habeck ha risposto di ridurre il tempo sotto la doccia. “Io ho ridotto drasticamente il tempo che trascorro sotto la doccia, ma sono un pessimo esempio. Da Ministro, guadagno uno stipendio che gli altri possono solo sognare. In più, torno a casa tardi, mi alzo alle 6 del mattino, ed esco di nuovo di casa entro le 7. Con un orario così non è necessario riscaldare la casa d’inverno. Per chi lavora da casa, per i pensionati con piccola pensione e per le famiglie è tutta un’altra storia”, ha detto Habeck.
“Il mio omologo olandese di recente mi ha detto con orgoglio di aver lanciato una campagna volta a ridurre il tempo medio di doccia da 10 minuti a cinque. Ho dovuto ridere. Non ho mai fatto la doccia per cinque minuti in vita mia. Faccio la doccia velocemente“, ha aggiunto.
In un’altra domanda sulla sua campagna di risparmio energetico, il Ministro ha detto: “stiamo invitando le persone a unirsi alla campagna e non stiamo dicendo: se non la segui, sei una persona cattiva. Suggeriamo modi per risparmiare energia sotto la doccia. Ma non bisogna essere perfetti. A volte i bambini hanno bisogno di una bella doccia lunga o di una piscina per bambini piena di acqua calda. Il mio messaggio è: vai avanti e lascia che i tuoi bambini si divertano. Non dobbiamo punirci completamente. Ma non possiamo nemmeno comportarci come se tutto andasse bene”.
Il gasdotto Nord Stream verso la Germania opera al 40% della capacità dopo che i flussi sono stati recentemente ridotti per un “problema tecnico” dall’esportatore russo di gas Gazprom. Descrivendo lo scenario peggiore, ossia la chiusura del Nord Stream, a Der Spiegel, Habeck ha detto: “le aziende [dovranno] cessare la loro produzione, i loro lavoratori [saranno] licenziati, le catene di approvvigionamento crolleranno; le persone si indebiteranno per pagare le bollette del riscaldamento; le persone diventeranno sempre più povere e la frustrazione inghiottirà la nazione”.
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