Una nave russa, il cargo SORMOVSKIY 48, è arrivato stamani nel porto di Samsun in Turchia con 3.000 tonnellate di mais dopo essere salpato dal porto di Mariupol nei giorni scorsi. Tramite i territori conquistati dell’Ucraina orientale, la Russia vuole riavviare il commercio mondiale dei beni alimentari primari verso i Paesi africani tramite la Turchia, ma gli Stati Uniti stanno tentando di bloccare queste operazioni considerando quel grano e quel mais prodotti “rubati” dalla Russia all’Ucraina.
La Turchia, infatti, è uno dei 14 Paesi che hanno ricevuto “avvisi” dagli Stati Uniti in merito ai tentativi della Russia di vendere grano/mais ucraino. Secondo le autorità americane, i turchi dovrebbero bloccare qualsiasi carico di grano e mais arrivi dall’Ucraina tramite navi russe. Intanto, però, la carestia si aggrava in nord Africa e i leader occidentali si lamentano della carenza di materie prime “provocata da Putin“. Biden la scorsa notte ha addirittura parlato di “Putin tax” rispetto all’aumento dei prezzi di cibo e benzina, ignorando che l’inflazione è innescata proprio dalle sanzioni occidentali.
