Covid, “mortalità in aumento nei Paesi europei altamente vaccinati”

Lo scrittore ed ex giornalista del New York Times Alex Berenson: "l'ampio pattern di morti in eccesso nell'ultimo anno non potrebbe essere più chiaro"
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La mortalità per tutte le cause sta aumentando – puntualmente, più di tre mesi dopo i booster a mRNA – e soprattutto negli anziani, il gruppo sottoposto a più richiami. Sta diventando difficile vedere tutto questo come una coincidenza“. è quanto afferma Alex Berenson, scrittore ed ex giornalista del New York Times. “Solo pochi mesi dopo avere registrato un enorme e inspiegabile aumento dei tassi di mortalità nell’autunno del 2021, molti Paesi dell’Europa occidentale stanno assistendo a un nuovo picco. L’incremento include alcuni decessi Covid ma non si limita a questi. Diversi Paesi hanno ora tassi di mortalità superiori al 15% rispetto al normale, un evento estremamente insolito, soprattutto perché i demografi si aspettavano che i tassi di mortalità scendessero quando il Covid ha allentato la presa,” ha proseguito lo scrittore americano. “Il picco dello scorso autunno è arrivato pochi mesi dopo le vaccinazioni Covid quasi universali. L’ascesa di questa primavera arriva sulla scia di terze dosi booster a mRNA, molto più comuni in Europa che negli Stati Uniti. In particolare, mentre l’aumento dello scorso autunno ha riguardato adulti di tutte le età, stavolta si sta verificando principalmente negli anziani, che erano al centro della campagna di richiamo. Le morti in eccesso si stanno verificando in Paesi che attualmente hanno grandi ondate di Covid, come il Portogallo, e in quelli in cui ciò non sta avvenendo, come l’Inghilterra. L’Inghilterra e il Galles hanno registrato 45.950 morti nelle ultime 4 settimane (fino al 20 maggio), rispetto alla media quinquennale di 39.716, secondo l’Office of National Statistics britannico. Sono più di 6.000 morti in più, un aumento del 16%“.

Anche la Gran Bretagna, prosegue Berenson, “che ha vaccinato i suoi cittadini in modo precoce e aggressivo sia con i vaccini a mRNA che con quelli a vettore virale, ha avuto un enorme aumento dei decessi durante la fine dell’estate e l’autunno del 2021. I decessi sono poi tornati alla normalità all’inizio del 2022 nonostante un grande ondata di Covid in tutta la Gran Bretagna. Ora l’ondata si è attenuata ma la mortalità per tutte le cause sta aumentando“. Il Portogallo “ha appena riportato 10.315 morti il ​​mese scorso, il totale più alto registrato a maggio in 40 anni e il 16,3% al di sopra della media quinquennale“. “Parte dell’incremento portoghese deriva da un recente importante picco di decessi per Covid“. Il Paese “sta ora vedendo l’equivalente di circa 1.200 decessi Covid al giorno negli Stati Uniti. Ma anche escludendo quelli, i decessi in Portogallo sono più alti del normale“.

Anche nei Paesi Bassi, “ad aprile, i decessi per tutte le cause erano circa il 15% al ​​di sopra del normale. In questo caso, tuttavia, il picco non è correlato al Covid: ad aprile i Paesi Bassi hanno registrato una media di solo una manciata di decessi giornalieri per Covid“. Gli olandesi però registrano maggiori decessi nelle case di cura, “circa il 25% al ​​di sopra del normale ad aprile, un enorme aumento“.

Nel frattempo, “i decessi in Spagna erano del 12% sopra la norma a maggio, dopo tre mesi di relativa normalità. In Germania, il Paese più grande d’Europa, i decessi sono stati del 7% sopra la norma ad aprile e maggio“.

Non sono ancora disponibili dati dettagliati sulle cause di morte, quindi non è ancora chiaro cosa esattamente stia guidando questi aumenti,” ha evidenziato Berenson. “Collegare le morti individuali alle vaccinazioni a mRNA avvenute mesi prima sarebbe estremamente complicato anche se le autorità sanitarie e i medici fossero inclini a farlo, e non lo sono“. In termini medici, però, questi Paesi “hanno iniziato, interrotto e ricominciato a usare” i vaccini a mRNA, “e l’ampio pattern di morti in eccesso nell’ultimo anno non potrebbe essere più chiaro: iniziano le campagne di vaccinazione di massa contro il Covid e mesi dopo segue la mortalità per tutte le cause,” ha concluso Berenson.

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