Oggi la Germania ha innalzato il suo livello di allerta ad “allarme” per quanto riguarda la situazione gas sulla scia delle riduzioni delle forniture da parte della Russia. L’Italia, invece, pochi giorni fa, ha deciso che un simile passaggio di livello non era necessario e oggi il Ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani lo ha ribadito. “Noi non abbiamo bisogno, stiamo molto meglio degli altri. La Germania in questo momento ha piu’ problemi di noi”, ha detto Cingolani, a margine di un tavolo al Mise.
Alla domanda se si sente di escludere l’eventualita’ di un razionamento del gas in Italia, Cingolani ha risposto: “al momento si'”. “La variabile della guerra, quello che fa la Russia, al momento e’ imprevedibile. Al momento riusciamo a tenere sotto controllo la situazione, c’e’ una grande imprevedibilita’, oggi posso dire “escludo”, poi magari domani cambia la situazione. Siamo abbastanza avviati verso la sicurezza energetica. Il piano che abbiamo dichiarato di recente e’ abbastanza rispettato“, ha aggiunto.
“Lo stoccaggio al momento e’ al a 55%, rispetto a 2 mesi fa non c’e’ terrore puro in caso di stop. Con il 55% non ce la si fa se si ferma tutto pero’ e’ meglio che stare alla canna del gas. Abbiamo gia’ dato mandato a Snam di fare una serie di operazioni. Ieri ho incontrato tutti gli operatori – ha aggiunto – ed abbiamo fatto il piano in modo che ciascuno possa fare in suo in termini di riempimento. Se non ci sono variabili o incidenti di percorso dovremmo arrivare all’85-90% degli stoccaggi entro fine anno. Tenendo sempre le dita incrociate, perche’ c’e’ una guerra e ci sono fattori esterni che non posiamo controllare. La road map c’e’“. Comunque “teniamo sempre le dita incrociate perché c’è una guerra e ci sono fattori esterni che non controlliamo. Ci vuole anche un po’ di fortuna”, ha concluso Cingolani.