Nei giorni scorsi, il Parco Nazionale di Yellowstone, negli USA, è stato devastato da terribili inondazioni e frane che hanno distrutto strade, case e ponti. Ora il parco ha riaperto per un numero limitato di visitatori ma ci vorranno anni e oltre un miliardo di dollari per riportarlo allo stato in cui era prima dei danni causati dalle inondazioni. Il danno più grande è stato alle strade, in particolare all’autostrada che collega l’entrata nord del parco in Montana a Mammoth Hot Springs in Wyoming. Intere sezioni della strada sono state spazzate via dopo lo straripamento del fiume Gardiner.
Secondo le autorità del parco, citate dall’Associated Press, i lavori possono essere svolti solo dopo il disgelo primaverile e fino alla prima nevicata autunnale. “Non sarà facile ricostruire – ha detto il sovrintendente Cam Sholly -. Non credo sia una cosa intelligente investire potenzialmente decine di milioni di dollari nel riparare una strada che può essere soggetta a inondazioni simili in futuro”.