“Nave da guerra russa, vai a farti fottere”. Era iniziata così la lotta dell’Isola dei Serpenti, occupata dai russi all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La frase dimostrava la volontà dei tredici soldati a presidio dell’avamposto strategico nel Mar Nero di non arrendersi, nonostante la manifesta inferiorità.
Dopo poche ore dall’inizio dell’invasione in Ucraina, l’Isola dei Serpenti era già diventata un simbolo di resistenza. Al punto che, successivamente, la famosa frase è stata anche iconizzata in un francobollo in cui un soldato mostra il dito medio all’ammiraglia russa Moskva, poi affondata. Nel frattempo, molti degli “eroi” dell’Isola dei Serpenti, che inizialmente erano stati dati per morti, sono tornati a casa grazie a uno scambio di prigionieri. Tra loro anche il soldato che ha pronunciato la frase diventata famosa.
Oggi il comando operativo meridionale ucraino ha spiegato in una nota che “durante la notte, a seguito di un’operazione militare di successo con le nostre unità missilistiche e di artiglieria sull’Isola dei Serpenti, il nemico ha evacuato frettolosamente i resti della guarnigione su due motoscafi e probabilmente ha lasciato l’isola“. E la Russia lo ha confermato.
L’Isola dei Serpenti si trova a 140km dal porto di Odessa, alle viste della costa romena e ha un grande valore per il controllo delle rotte del Mar Nero. Il ritorno delle truppe di Kiev sull’isola rappresenta, dunque, un grande un passaggio strategico del conflitto.