Stiamo monitorando l’evoluzione del tempo a grandi linee per il corso del mese di giugno e certamente l’alta pressione sarebbe protagonista, ma non solo. Per questa settimana essa potrebbe essere senz’altro prevalente sul territorio, sebbene si prospetti più strutturata, a scala europea, sulla parte occidentale del continente, meno sul Mediterraneo centro orientale. Per le nostre regioni ci sarebbero, quindi, giornate di bel tempo, anche ampiamente soleggiate e piuttosto calde, soprattutto sulle aree tirreniche e settentrionali, fino a punte di 37-38°C, ma non mancherebbero infiltrazioni di aria più fresca settentrionale nel corso dei prossimi giorni con l’arrivo di locali temporali su alcuni settori Alpini e anche appenninici centro meridionali.
Progressivamente, però, nel corso del mese, un flusso instabile nord-atlantico potrebbe via via farsi più incisivo verso i comparti centro occidentali nel nostro bacino. In particolare, secondo gli ultimissimi dati provenienti dai modelli matematici, dal 22 giugno e poi verso fine mese o almeno fino al 27/28, l’anticiclone potrebbe essere sopraffatto in corrispondenza dei settori occidentali europei a opera di un cavo instabile nordatlantico e, quindi, confinato verso i comparti centro orientali dal nostro bacino, secondo lo schema medio rappresentato nell’immagine in evidenza. In conseguenza di questa manovra, le regioni settentrionali e in parte anche quelle centro-settentrionali tirreniche e centrali in genere, rimarrebbero esposte a un flusso umido sud-occidentale in grado di comportare un più consistente peggioramento del tempo su queste aree, all’insegna di ricorrenti manifestazioni temporalesche. Nell’immagine interna abbiamo riportato a scala di colori le aree a maggior rischio e quelle settentrionali in genere, ancora di più quelle alpine, sarebbero certamente le più esposte a una possibile fase temporalesca anche intensa e con possibili fenomeni forti. Nell’ultima settimana del mese temporali, ma più occasionali, potrebbero raggiungere anche alcuni settori appenninici meridionali, specie di Campania, Nord Puglia e Lucania; meno esposti, invece, stando alle attuali dinamiche, rimarrebbero le rimanenti arie meridionali e buona parte delle isole maggiori. Nel contesto barico prospettato il campo termico potrebbe subire un aumento al Centro Sud, un lieve calo, invece, al Centro Nord, ma temperature in via generale ancora abbastanza calde e un po’ sopra la media. Maggiori dettagli sulla possibile fase più temporalesca attesa nell’ultima settimana del mese, nei nostri quotidiani aggiornamenti sul medio lungo termine.