Vaiolo delle scimmie, OMS: casi aumentati del 62% in una settimana

In Europa registrato l'86% dei casi
MeteoWeb

Al 22 giugno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha censito 3.413 casi di vaiolo delle scimmie in aree in cui la malattia non è endemica, con un aumento del 62% in una settimana (erano 2.103 casi nella rilevazione al 15 giugno): l’ultimo report dell’OMS conferma che l’epicentro dell’epidemia rimane l’Europa con l’86% dei casi (2.933): 524 nel Regno Unito, 313 in Spagna, 263 in Germania, 241 in Portogallo, 125 in Francia, 80 in Olanda, 68 in Italia. Fuori Europa, il maggior numero di casi si registra in Canada (159) e Usa (72).

L’OMS ha avvertito che “è probabile che il numero sia sottostimato“. Tra le cause vi sarebbe la mancanza di riconoscimento clinico precoce di un’infezione precedentemente nota solo in una manciata di Paesi e la carenza di meccanismi di sorveglianza per una malattia precedentemente “sconosciuta” alla maggior parte sistemi sanitari. Inoltre, non è da escludere “un maggiore impatto sulla salute con una più ampia diffusione nei gruppi vulnerabili“, si spiega nel report.

Nei giorni scorsi l’OMS ha concluso che l’epidemia per il momento non costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC), tuttavia “ha riconosciuto la natura di emergenza dell’evento e che il controllo dell’ulteriore diffusione di questo focolaio richiede un’intensificazione degli sforzi nella risposta“. La situazione resta sotto stretto controllo ed è prevista una nuova valutazione nelle prossime settimane.

Condividi