Lesioni polmonari causate dal coronavirus: le cellule staminali alleate contro il long Covid

Follow up di uno studio a lungo termine pubblicato sul the lancet evidenzia gli effetti benefici del trattamento con le cellule staminali del cordone ombelicale
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Ormai è risaputo: gli effetti del Covid non finiscono con la negatività del tampone molecolare e si trascinano nel tempo, soprattutto in quei pazienti che hanno sviluppato la malattia nella forma più grave. Si parla infatti del cosiddetto “Long Covid” quando chi ha contratto il virus presenta alcuni anche sintomi a distanza di 12 mesi. Ora però un aiuto importante per prevenire questi effetti negativi del Covid-19 arriva dalle cellule mesenchimali del cordone ombelicale (Uc-Msc). Un primo follow up di uno studio a lungo, pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet, ha dimostrato infatti che il trattamento con questo tipo di cellule aumenta il tasso di rimarginazione delle lesioni polmonari nei pazienti che hanno avuto il Covid-19 in forma grave.I risultati positivi sono visibili già dal terzo mese di infusione e gli effetti benefici di questa terapia si evidenziano nel 17,9% dei pazienti rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, non sono stati osservati, nell'anno successivo all'inizio della terapia, effetti avversi legati all'infusione di Msc.

“Tra i risultati più interessanti dello studio troviamo anche la minore incidenza dei sintomi tra i curati con le cellule rispetto alle staminali al gruppo placebo, ad ogni periodo di follow-up – spiega la Dottoressa Stefania Fumarola, biologa e responsabile scientifica di In Scientia Fides – Tutti gli eliminati sono risultati positivi in ​​entrambi i gruppi e l'effetto benefico è a lungo termine”. l' utilizzo delle cellule mesenchimali del cordone ombelicale può osare affettare a quei pazienti che hanno contratto il Covid-19 e ne portano ancora a distanza di tempo i segni, migliorando la vita soprattutto a chi è stato già fortemente debilitato dalla forma grave della malattia.Un paziente che soffre di Long Covid può avere una disabilità polmonare anche un anno dopo essere venuto in contatto con il virus. L'importanza dello studio riguarda poi i diversi ambizioni di applicazione che potrebbe avere in futuro terapia, quindi non solo per i pazienti affetti da Long Covid. Un beneficio degli effetti positivi della cura con le cellule staminali del cordone ombelicale potrebbero essere anche quei malati che soffrono di patologie cardiopolmonari forniti.

Lo studio sul The Lancet pubblicato infatti una riserva di permanenza delle lesioni polmonari, in particolar modo riguarda il mantenimento delle capacità di polmoni. Per trattamenti terapeutici del paziente, intervenire quando la risposta immunitaria anomala è ancora reversibile contro malattie acute o comparsa come il COVID-19, avere a disposizione un numero elevato di cellule staminali da cordone ombelicale crioconservate che mantengano il loro potenziale e siano pronte tutti 'uso , è proprio una strategia praticabile ed efficace.

 

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