La tragedia della Marmolada ha provocato 11 vittime a seguito del disastroso crollo di un seracco che ha coinvolto decine di escursionisti domenica 3 luglio. Ora che il numero delle vittime è stato accertato, con le ricerche che continueranno comunque nei prossimi giorni per quanto riguarda reperti e attrezzature, i familiari delle vittime hanno compiuto un sorvolo in elicottero sul luogo del disastro.
“Un ultimo saluto, un momento di commozione finale per chiudere questo cerchio. Abbiamo fornito un accompagnamento psicologico, è stato un momento molto importante per i familiari, molto denso a livello emotivo”, ha detto in conferenza stampa a Canazei la psicologa Adriana Manila che, insieme a due colleghi, si è alternata nell’accompagnare, in elicottero, i parenti delle vittime. Due familiari per volta hanno sorvolato l’area a distanza di una settimana nelle stesse ore i cui i loro familiari calpestavano quel ghiaccio per l’ultima volta. La psicologa è stata colpita in particolare dalla frase straziante del papà di una delle vittime: “stiamo vedendo la casa che li ospiterà d’ora in poi“.
Intanto, l’ispettore Paolo Borgonovo del Centro di addestramento alpino di Moena della Polizia di Stato, che guida la squadra di ricerca interforze, ha fornito alcuni aggiornamenti sulle ricerche: “abbiamo recuperato parecchi reperti tecnici e resti, è stato un lavoro proficuo. Stamane 21 persone hanno battute le stesse zone dei giorni precedenti in particole dove gli accumuli sono più forti”.