La storia del papà di Piero Angela, eroe della Shoah

Il padre di Piero Angela, Carlo, era un medico e antifascista: ecco come ha salvato tante persone dalla deportazione
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Piero Angela si è spento oggi all’età di 93 anni, dopo 70 anni passati a lavorare come giornalista e divulgatore scientifico in tv e non solo. Angela era nato a Torino il 22 dicembre 1928. Il padre, Carlo Angela, era un medico e antifascista. 

Carlo Angela, come direttore di una struttura sanitaria, ha salvato molte persone dalla deportazione nei campi di concentramento. Il professore, insieme a pochi affidabili compagni, ha soccorso numerosi antifascisti, disertori e soprattutto ebrei. Ha stilato diagnosi errate e manipolato le cartelle cliniche per “trasformare” gli ebrei in “ariani” e le persone sane in pazienti psichiatrici affinché potessero essere ospitati nella casa di cura per malattie mentali che lui stesso dirigeva a San Mauro Canavese, nel Torinese. Nella sua opera di soccorso agli ebrei, Angela fu aiutato dal suo vice Brun, dalla madre Tecla e dagli infermieri Fiore De Stefanis, Carlo e Sante Simionato.

In questo modo, Carlo Angela ha rischiato la propria vita per salvare quella di molte persone. Sospettato dalla polizia fascista, infatti, Angela fu interrogato a Torino e rischiò anche la fucilazione durante una rappresaglia.

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