Cheli (ESA): “tempi sfidanti per costellazione Iride ma manterremo l’impegno”, parte contest per il logo

“Entro gli inizi del 2023 sarà più chiara l’architettura di Iride”, la maxi-costellazione italiana che scruterà l'Italia e l'area mediterranea
MeteoWeb

I “tempi sono sfidanti” per la realizzazione della maxi costellazione italiana Iride di Osservazione della Terra, “ma noi manterremo l’impegno”. Lo assicura Simonetta Cheli, capo di ESA-Esrin e Direttore dell’Osservazione della Terra, conversando con l’Adnkronos.  

L’accordo firmato fra ESA e Governo italiano ha delegato l’ESA alla realizzazione del progetto Iride finanziato dal PNRR”. Cheli spiega che la costellazione avrà “satelliti radar e ottici e sarà lanciata a fine 2025” ed il PNRR “prevede che tutti i contratti siano assegnati entro il 2023, che i satelliti siano costruiti e lanciati entro il 2025 e che i prodotti derivanti da Iride siano disponibili entro il 2026”. “I tempi sono sfidanti ma sono i tempi del PNRR e vanno rispettati, faremo di tutto per mantenerli“, assicura il capo di Esrin.  

L’architettura della maxi costellazione Iride “sarà più chiara già a inizi dell’anno prossimo”. Cheli indica che “entro il primo quadrimestre 2023” tutto sarà più definito per Iride, che promette di scrutare e studiare l’Italia e l’area mediterranea. “Sapremo – spiega – quanti satelliti comporranno la costellazione e di questi quanti saranno satelliti radar e quanti ottici”. “Ancora non conosciamo il numero esatto di satelliti che costituiranno Iride, al momento si stanno facendo le gare ed entro l’inizio dell’anno prossimo avremo più chiara l’architettura della costellazione. Inoltre, va capita quale sarà la capacità del sistema industriale italiano e quanti satelliti sarà in grado di costruire”, aggiunge Cheli. 

Qui a Esrin – ricorda – ospitiamo il team ESA-ASI che dovrà costruire Iride. La costellazione avrà anche una serie di prodotti e servizi tematici legati a utenti istituzionali come la Protezione Civile, il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero dei Beni culturali”. La manager dell’ESA sottolinea che Iride sosterrà inoltre “nuova occupazione per i giovani perché l’industria che costruirà questi satelliti dovrà assumere e anche ESA dovrà assumere” per garantire “il dovuto expertise“.  

Simonetta Cheli evidenzia che Iride “farà la differenza nell’Osservazione della Terra” e fornirà “dati complementari anche alle Sentinelle del sistema europeo Copernicus“. “I dati di Iride saranno più mirati per l’Italia e la regione mediterranea, Iride sarà una costellazione molto italiana“, aggiunge. “Sono fiduciosa che Iride si realizzerà, il capo progetto è Guido Levrini ed ha grande competenza sul settore dell’Osservazione della Terra e delle missioni Copernicus. Levrini inoltre conosce bene l’industria italiana e guida un team molto competente”. “Sto cercando di garantire il massimo coordinamento fra il team Iride e quello ESA dell’Osservazione della Terra”, chiarisce infine la manager.  

La costellazione supporterà la Protezione Civile e le altre Amministrazioni Pubbliche italiane per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Iride, infine, fornirà dati analitici per lo sviluppo di applicazioni da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.  

Parte il contest per scegliere il logo della costellazione Iride 

Da oggi si può scegliere il logo della costellazione satellitare Iride che diventerà, nei prossimi cinque anni, il più grande programma spaziale satellitare europeo di osservazione della Terra. Il Midt spiega che tutti i cittadini potranno votare il simbolo che rappresenterà la costellazione, fino al 7 ottobre, sui canali social del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.  

L’annuncio è arrivato dall’astronauta italiano dell’ESA, Luca Parmitano, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, un’iniziativa promossa ogni anno dalla Commissione europea che coinvolge centinaia di istituti di ricerca in tutti i Paesi del Continente e che punta ad avvicinare il pubblico di ogni età alla scienza, la ricerca e l’esplorazione spaziale.  

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