“Io sono il responsabile dell’avviamento della campagna vaccinale e ho ritenuto opportuno offrirla alla scelta spontanea dei cittadini: con la libertà abbiamo ottenuto l’88% dei vaccinati. Questo governo ha deciso di adottare l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni e io ho chiamato Draghi dicendogli che era uno sbaglio e rischiavamo di rompere un patto sociale“. E’ quanto dichiarato dal leader del M5S, Giuseppe Conte, a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. “Sono stato in silenzio perché c’erano tensioni sociali e pulsioni antiscientifiche che ho sempre condannato“, ha rimarcato.
L’obbligo del vaccino per gli ultracinquantenni è stata una misura “né adeguata né proporzionata“, sottolinea l’ex premier, facendo dunque un nuovo passo indietro sull’obbligo all’inoculazione del vaccino anti Covid. Il leader dei grillini, dunque, si oppone alle scelte di Draghi, che lui stesso sostenne e votò, indicandoli come l’unica figura che avrebbe potuto guidare l’Italia del ‘dopo-Conte’.