“Volete il nostro voto ma ignorate la nostra voce”: oggi Sciopero Globale per il Clima in 70 città italiane | FOTO

I giovani ambientalisti scendono in piazza in tutto il Pianeta, in un momento molto delicato per il mondo intero e per il nostro Paese
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Oggi nuovo sciopero globale per il clima, indetto in tutto il mondo dal movimento Fridays For Future. Sono oltre 70 le città italiane che ospitano manifestazioni, a due giorni dalla data delle elezioni. “Lo scopo della protesta è quello di riportare la crisi climatica e le soluzioni per affrontarla, grandi assenti durante il dibattito elettorale, al centro dell’attenzione pubblica,” hanno spiegato i portavoce dei Fridays For Future Italia.

Tanti gli appuntamenti di oggi: a Roma (corteo 9:30-14:00 da Piazza della Repubblica), a Milano (9.30 e 18 Largo Cairoli), da Palermo (16:00-18:30 Piazza Verdi) a Torino (9.30-14:00 Piazza Statuto), da Napoli (9.30 Piazza Garibaldi) a Firenze (9:30-12:30 Piazza della Santissima Annunziata) e a Bologna (16:00 Piazza Giuseppe Verdi)

Volete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. Continuiamo la nostra lotta“, si legge sullo striscione che apre il corteo di Roma, in piazza della Repubblica.

Le rivendicazioni globali del movimento sulla giustizia climatica sono incentrate sullo slogan “People non profit” (le persone, non il profitto).

Tra le proposte dei seguaci di Greta Thunberg – a 4 anni dal primo sciopero per il clima – ci sono trasporti pubblici gratuiti, l’azzeramento delle bollette per i consumi di base delle famiglie, lavoro per tutti con un sistema di Job guarantee, la trasformazione di Cassa Depositi e Prestiti in una banca verde di Stato, il divieto di progetti legati alle fonti fossili e di voli privati, un taglio drastico alle spese militari e una Paperoniale sui grandi portafogli finanziari.

Dopo quattro anni di scioperi, le persone si stanno svegliando, ma i responsabili politici sono ancora fermi,” ha dichiarato Alice Quattrocchi, attivista di Catania: “Abbiamo organizzato marce e incontrato politici, ci siamo impegnati tutti i giorni per avere un impatto, oltre che per informare le persone di cosa succederà nei prossimi decenni. Oggi abbiamo davanti nuove elezioni, ma la crisi climatica è ancora assente dal dibattito. Più noi parliamo di clima, più i principali partiti sembrano fare a gara per prenderci in giro con belle parole a favore dell’ambiente, senza nessun piano completo, ma anzi chiedendo nuovi rigassificatori o altre misure che accelerano la catastrofe climatica“.

Andare a votare non basta: “La partecipazione dei cittadini alla politica non può ridursi a mettere una crocetta un giorno,” ha affermato Mathias Mancin, portavoce del movimento italiano, “I cittadini dovrebbero poter dettare i temi di cui la politica si deve occupare, ma molti dei più gravi problemi degli italiani – la povertà energetica, la disoccupazione, la crisi climatica – sono invece rimasti senza risposte serie in questa campagna elettorale, lasciando milioni di persone senza una vera rappresentanza. Vogliamo portare in piazza la nostra voce non rappresentata. Se la politica vuole il nostro voto, deve ascoltare la nostra voce“.

Sciopero Globale per il Clima, Kyoto Club: “il prossimo Governo non potrà ignorare la crisi climatica”

Trasporti pubblici gratuiti, comunità energetiche in ogni comune, stop ai jet privati, efficientamento energetico di scuole e case popolari.

Sono queste le principali rivendicazioni dei Fridays for future, i giovani ambientalisti che oggi, in occasione dello Sciopero globale per il clima, scendono in piazza in tutto il Pianeta, in un momento molto delicato per il mondo intero e per il nostro Paese.

I ragazzi e le ragazze che seguono le orme di Greta Thunberg sfileranno in 70 città italiane, al grido di “Basta chiacchiere sul clima”: sullo sfondo, oltre alla crisi energetica innescata dall’escalation del conflitto in Ucraina, c’è l’accelerazione della crisi climatica, come testimoniano gli eventi metereologici degli ultimi mesi.

Malgrado l’accelerazione della crisi climatica, questa non è presente sui grandi media, e questo, nonostante le tragedie che si sono verificate negli ultimi mesi, dalla Marmolada alle Marche, e un’estate che ha visto valori di temperatura 2,1 °C sopra la media,” afferma il Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini.
I giovani che oggi scenderanno nelle piazze dei principali centri italiani, come in migliaia di città in giro per il mondo“, precisa il Direttore, “segnalano la gravità della minaccia. Qualunque sia l’esito elettorale – ragiona Silvestrini – il nuovo governo non potrà ignorare il fatto che la crisi climatica rimane una delle principali preoccupazioni dei cittadini. Infatti, se c’è abbastanza pressione pubblica, chiunque vinca le elezioni deve considerare le persone che sono scese in piazza per chiedere protezione del clima. E, contemporaneamente, è necessario che la classe dirigente punti ad avviare una seria politica di decarbonizzazione basata sul forte rilancio delle rinnovabili, sul decollo della mobilità elettrica, sulla riqualificazione spinta degli edifici e su una industrializzazione Green del paese. Senza dimenticare – conclude – la messa in sicurezza di un paese estremamente esposto all’emergenza climatica“.

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