E’ arrivata sulla Terra la prima foto scattata dalla navicella spaziale Juno della NASA mentre effettuava il flyby sulla luna ghiacciata di Giove, Europa. Rivela le caratteristiche della superficie in una regione vicino all’equatore lunare chiamata Annwn Regio: l’immagine è stata catturata durante l’avvicinamento del veicolo spaziale a energia solare, che ha raggiunto la minima distanza giovedì 29 settembre, alle 11:36 ora italiana, ad una distanza di 352 km.
Questo è solo il terzo passaggio ravvicinato nella storia al di sotto di 500 km di altitudine e lo sguardo più vicino che qualsiasi veicolo spaziale abbia dato a Europa dal 3 gennaio 2000, quando Galileo della NASA è arrivato entro 351 km dalla superficie.
Europa è la 6ª luna più grande del Sistema Solare, leggermente più piccola della luna terrestre. Gli scienziati pensano che un oceano salato si trovi al di sotto di un guscio di ghiaccio spesso km, suscitando domande sulle potenziali condizioni in grado di sostenere la vita sotto la superficie di Europa.
La foto di Juno
Il segmento della prima immagine di Europa scattata durante il passaggio ravvicinato da JunoCam cattura un’area della superficie di Europa a Nord dell’equatore. A causa del maggiore contrasto tra luce e ombra lungo il terminatore (il confine sul lato notturno), le caratteristiche del terreno accidentato sono facilmente visibili, inclusi alti blocchi che proiettano ombre, mentre creste e depressioni luminose e scure si curvano sulla superficie. La fossa oblunga vicino al terminatore potrebbe essere un cratere da impatto degradato.
Con questi dati aggiuntivi sulla geologia di Europa, le osservazioni di Juno andranno a beneficio delle future missioni sulla luna gioviana, incluso Europa Clipper (lancio previsto nel 2024): studierà l’atmosfera, la superficie e l’interno della luna, con l’obiettivo scientifico principale di stabilire se ci sono luoghi sotto la superficie di Europa che potrebbero supportare la vita.
Il flyby di Juno, “un successo”
Per quanto entusiasmanti saranno i dati di Juno, il veicolo spaziale ha avuto solo una finestra di 2 ore per raccoglierli, correndo oltre la luna con una velocità relativa di circa 23,6 km/s.
“È molto presto, ma tutto indica che il sorvolo di Europa di Juno è stato un grande successo,” ha affermato Scott Bolton, ricercatore principale di Juno presso il Southwest Research Institute di San Antonio.
Durante il sorvolo, la missione ha raccolto quelle che saranno alcune delle immagini della luna con la più alta risoluzione (1 km per pixel) e ha ottenuto dati preziosi sulla struttura del guscio di ghiaccio di Europa, sull’interno, sulla composizione della superficie e sulla ionosfera, in oltre all’interazione della luna con la magnetosfera di Giove.
Le immagini ravvicinate e i dati di Juno derivanti dal suo strumento Microwave Radiometer (MWR) forniranno nuovi dettagli su come la struttura del ghiaccio di Europa varia al di sotto della sua crosta. Gli scienziati possono utilizzare tutte queste informazioni per ottenere nuove intuizioni sulla luna, compresi i dati nella ricerca di regioni in cui l’acqua liquida può esistere in sacche superficiali del sottosuolo.
Il passaggio ravvicinato ha modificato la traiettoria di Juno riducendo il tempo necessario per orbitare attorno a Giove da 43 a 38 giorni. Il sorvolo segna anche il 2° incontro con una luna galileiana durante la missione estesa di Juno. La missione ha esplorato Ganimede nel giugno 2021 e prevede di effettuare sorvoli ravvicinati di Io, il corpo più vulcanico del sistema solare, nel 2023 e nel 2024.