La NASA annuncia: problemi risolti, il lancio del razzo Artemis è confermato. Attesa per test cruciale

Conto alla rovescia per il lancio della storica missione, in arrivo un test fondamentale
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Il megarazzo lunare della NASA dovrebbe fare il suo terzo tentativo di decollo il 27 settembre: lo ha annunciato l’Agenzia spaziale statunitense. Il viaggio inaugurale verso la Luna e ritorno del razzo Artemis I, costituito dalla capsula Orion in cima allo Space Launch System (SLS), era inizialmente programmato per il 29 agosto, ma le difficoltà tecniche hanno fermato i primi due tentativi di decollo del razzo.

La NASA ha cancellato il primo tentativo perché gli ingegneri non sono stati in grado di raffreddare uno dei quattro motori RS-25 dello stadio centrale fino a una temperatura sicura in tempo per il decollo. L’Agenzia ha annunciato di avere risolto il problema, che ha attribuito a un sensore di temperatura difettoso. Poi, durante il secondo tentativo, un allarme mentre il velivolo veniva caricato con il suo carburante a idrogeno liquido ha avvertito gli ingegneri della presenza di una fessura nel sigillo di uno dei motori del razzo. Gli ingegneri hanno tentato senza successo di bloccare la perdita 3 volte, ha detto la NASA.

L’Agenzia ha affermato che la perdita era in una “disconnessione rapida” in cui lo stadio centrale SLS incontra la linea del carburante dalla torre di lancio mobile del razzo, che è stata riparata sostituendo due guarnizioni nel punto di perdita. La NASA ha affermato che la prima opportunità di lancio sarà il 27 settembre, con una finestra di backup il 2 ottobre. Gli ingegneri della NASA hanno in programma di dimostrare che la perdita è stata riparata conducendo un test per pompare propellente il 21 settembre.

Le date aggiornate rappresentano un’attenta considerazione di molteplici questioni logistiche, incluso il valore aggiuntivo di avere più tempo per prepararsi per il test di dimostrazione criogenico e, successivamente, più tempo per prepararsi per il lancio,” hanno spiegato i funzionari della NASA. “Le date consentono anche ai manager di garantire ai team un riposo sufficiente e di rifornire le scorte di propellenti criogenici“.

Orion dovrebbe effettuare due sorvoli della Luna a 100 km sopra la superficie, sfrecciando fino a 64mila km oltre il satellite prima di tornare sulla Terra 38 giorni dopo il lancio. La NASA ha posizionato 3 manichini a bordo della capsula che verrà utilizzata per testare i livelli di radiazione e calore durante il volo. Anche un peluche di Snoopy parteciperà al viaggio, fluttuando all’interno della capsula come indicatore di gravità.

Quando Orion tornerà, sarà più caldo e più veloce di qualsiasi altro veicolo spaziale in rientro, riscaldandosi fino a 2.800°C all’ingresso nell’atmosfera terrestre a 32 volte la velocità del suono. Ciò metterà alla prova lo scudo termico ablativo della capsula, che, insieme al paracadute, utilizzerà l’attrito dell’aria per rallentare Orion fino a soli 32,2 km/h, dopodiché dovrebbe cadere in sicurezza nell’Oceano Pacifico al largo la costa della Baja California, in Messico, pronta per il recupero.

Il volo sarà seguito da Artemis II e Artemis II rispettivamente nel 2024 e nel 2025/2026. Artemis II farà lo stesso viaggio di Artemis I, ma con un equipaggio umano di 4 persone, e Artemis III trasporterà la prima donna e la prima persona di colore per un allunaggio sul Polo Sud.

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