Le perdite dai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 possono essere il risultato di un’azione deliberata, “non c’è una piccola crepa, ma un buco davvero grande“: lo scrive il quotidiano Berlingske citando l’Autorità danese per l’energia. “Siamo preoccupati per quello che è successo lì“, ha detto l’agenzia. Il danno è grande, ha aggiunto il dipartimento.
Nella notte del 26 settembre, la pressione nel gasdotto Nord Stream 2 è scesa. Successivamente si è saputo che una potenziale fuga di gas si era verificata al largo dell’isola danese di Bornholm. Entro la sera del 26 settembre è stato registrato un calo di pressione nel Nord Stream 1.
Il segretario stampa del presidente della Russia Dmitry Peskov ha definito le violazioni nel gasdotto Nord Stream una situazione senza precedenti: ritiene che l’opzione del sabotaggio non possa essere esclusa.
La riparazione dei danni ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 potrebbe richiedere anni di lavoro, ha affermato Vladimir Demidov, analista del mercato internazionale delle risorse e dell’energia. Secondo l’esperto, è difficile parlare di tempistica, dal momento che l’entità del problema non è ancora chiara.
Il premier danese non esclude il sabotaggio
Il premier danese Mette Frederiksen non ha escluso un’azione di sabotaggio per le perdite registrate nei due gasdotti russi Nord Stream e Nord Stream 2. Parlando ai media danesi durante una visita in Polonia, Frederiksen ha dichiarato: “È ancora troppo presto per trarre delle conclusioni, ma è una situazione insolita. Ci sono state tre perdite, per questo è difficile immaginare che sia accidentale“.
Frederiksen si trova in Polonia per l’inaugurazione del gasdotto Baltic Pipe, che garantirà al Paese le forniture norvegesi attraversando il territorio danese.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato: “Non sappiamo oggi tutti i dettagli di ciò che è avvenuto, ma vediamo chiaramente che c’è stato un atto di sabotaggio“. “L’atto di sabotaggio è probabilmente il nuovo livello di escalation che ci troviamo davanti con la crisi ucraina“.
I gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2
I gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 attraversano entrambi il Mar Baltico per trasportare il gas naturale dalla Russia alla Germania, e oggi sia le autorità di sicurezza tedesche che quelle danesi hanno avviato approfondite indagine. Tutto questo accade mentre è prevista l’inaugurazione di una nuova pipeline per rendere la Polonia e altri Paesi europei meno dipendenti dal gas russo, la Baltic Pipe.
In conseguenza dell’attacco della Russia all’Ucraina, sia per il “congelamento” di Nord Stream 2 imposto e poi per la chiusura dei rubinetti di Nord Stream 1 da parte di Mosca, nessuno dei due gasdotti trasporta attualmente gas naturale verso l’Europa: tuttavia, entrambe le pipeline risultano piene.