Il prossimo tentativo di lancio del nuovo megarazzo della NASA, per un volo di prova verso la Luna, potrebbe avvenire entro il 23 settembre, ma solo se l’agenzia risolverà una perdita e riceverà un’autorizzazione cruciale dalla US Space Force.
Jim Free, amministratore associato della NASA per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione, ha dichiarato che il liftoff della missione Artemis I della NASA – il debutto del gigantesco razzo Space Launch System (SLS) – potrebbe avvenire il 23 o il 27 settembre. Tali date di lancio dipendono da una serie di requisiti, tra cui una deroga per estendere il tempo necessario per controllare le batterie sul sistema di terminazione del volo (FTS) dell’SLS, progettato per distruggere il razzo se dovesse deviare dalla rotta durante il lancio.
La US Space Force, che sovrintende all’Eastern Range utilizzato per il lancio di razzi in Florida, richiede alla NASA di testare l’FTS ogni 25 giorni, un processo che richiede che il razzo alto 98 metri lasci la rampa di lancio e torni nel suo hangar. L’estensione di tale lasso di tempo potrebbe consentire alla NASA di evitare settimane di ulteriore ritardo che spingerebbero il lancio di Artemis I a ottobre.
Free ha spiegato che i manager della missione Artemis I hanno presentato una richiesta a Easter Range questa settimana. “Dopo averci incontrato diverse volte, sono stati molto gentili e hanno capito cosa stiamo cercando di fare,” ha affermato. “Il nostro compito è soddisfare le loro esigenze“.
Free non ha rivelato per quanto tempo si sta cercando un’estensione. L’agenzia si era già assicurata una di queste esenzioni dall’FTS, spingendo il limite da 20 a 25 giorni.
Deroghe e perdite
Artemis I è la prima missione della NASA del programma Artemis che ha l’obiettivo di riportare gli astronauti sulla Luna entro il 2025. Si tratta di un volo senza equipaggio che testerà il megarazzo SLS e la navicella Orion per verificare che entrambi siano pronti a fare volare gli astronauti. La prima missione Artemis con equipaggio, Artemis II, ospiterà astronauti nel 2024, con atterraggio con equipaggio che seguirà un anno dopo, con Artemis III. Tutto ciò dipende dal successo del volo di prova di Artemis I.
Anche con l’esenzione dal test FTS, la NASA è impegnata nella preparazione di Artemis I per quello che sarà il suo terzo tentativo di lancio. L’Agenzia ha provato a fare decollare la missione per la prima volta il 29 agosto, ma è arrivato lo stop a causa di un problema di raffreddamento del motore che è stato però ricondotto a un sensore difettoso. Il secondo annullamento, quello del 3 settembre, è arrivato dopo una perdita di idrogeno liquido, persistita a 3 tentativi di riparazione.
La NASA deve riparare la perdita sostituendo un sigillo attorno a una linea del carburante da 20 cm sul booster principale dell’SLS. L’Agenzia sta anche lavorando a un connettore del carburante più piccolo che ha fatto registrare una perdita diversa il 29 agosto. Questa operazione è in corso questa settimana presso il sito di lancio del razzo Artemis I Pad 39B al Kennedy Space Center in Florida.
Il rifornimento
Il SLS deve superare un test di rifornimento per verificare se la modifica del sigillo ha funzionato. Tale test è attualmente programmato per non prima del 17 settembre, ma il programma è serrato, ha affermato Mike Bolger, Exploration Ground Systems manager della NASA, nella conferenza stampa.
“Non sarei sorpreso di vederlo posticipato di un giorno o due,” ha detto Bolger. Anche se ciò accadesse, la NASA sarebbe comunque in grado di rispettare le finestre del 23 o 27 settembre, ha aggiunto.
L’Agenzia non ha confermato se un comando manuale “involontario” che ha brevemente sovrapressurizzato la linea del carburante a idrogeno abbia causato la perdita, ma è stato precisato che si sta indagando sull’incidente. Bolger ha affermato che i nuovi processi manuali hanno sostituito quelli automatizzati durante il secondo tentativo e al team di lancio sarebbe stato utile avere più tempo per metterli in pratica. “Quindi, come gruppo dirigente, non abbiamo messo i nostri operatori nella posizione migliore,” ha detto Bolger. Durante il test di rifornimento del 17 settembre, la NASA proverà un processo più lento che dovrebbe evitare inconvenienti.
Alimentare il razzo SLS con i suoi 2,79 milioni di litri di idrogeno liquido super freddo e propellente di ossigeno liquido è stata una sfida per la NASA. Prima dei due tentativi di lancio, l’agenzia ha eseguito 4 prove, chiamate “wet dress rehearsal“, ma non è riuscita a controllare tutte le operazioni auspicate durante nessuna di esse.
Il prossimo test di rifornimento verrà utilizzato per verificare che le riparazioni delle perdite abbiano funzionato, ha affermato Bolger. “E’ la prima volta che utilizziamo questo veicolo,” ha detto Free, aggiungendo che la NASA ha affrontato sfide di rifornimento durante i suoi programmi Space Shuttle e Apollo. “Ci sono difficoltà quando provi a farlo“.
Infine, la NASA deve adattare il lancio di Artemis I alle sue risorse di comunicazione Deep Space Network, di modo che possano supportare il volo sulla Luna.
La sonda DART della NASA dovrebbe schiantarsi contro un piccolo asteroide il 26 settembre e dovrà utilizzare la rete Deep Space Network per trasmettere le sue scoperte agli scienziati sulla Terra. Le date di lancio di Artemis I della NASA del 23 e 27 settembre dovrebbero evitare qualsiasi conflitto con quella missione, ha affermato Free.
Nel frattempo, SpaceX sta pianificando di lanciare la sua prossima missione con equipaggio verso la ISS, chiamata Crew-5, il 3 ottobre. E’ un altro vincolo per il liftoff di Artemis I, ha detto Free.
La NASA ha tecnicamente finestre di lancio per Artemis I che vanno dal 16 settembre al 4 ottobre, e poi di nuovo dal 17 ottobre al 31 ottobre, con alcuni giorni di interruzione in ciascuna finestra.
Se la NASA riuscisse a realizzare il lancio il 23 settembre, il decollo potrebbe avvenire alle 12:47 ora italiana, durante una finestra di 120 minuti. La missione poi tornerebbe sulla Terra il 18 ottobre.
Se invece il lancio avvenisse il 27 settembre, Artemis I decollerebbe alle 16:37 ora italiana, con una finestra di 70 minuti. Un lancio in quel giorno porterebbe a un ritorno sulla Terra il 5 novembre, ha dichiarato Free.