Forti scosse di terremoto sono state registrate sulla costa orientale di Taiwan, dopo l’evento magnitudo 6.6 di ieri. La Sala Sismica INGV-Roma ha segnalato un evento magnitudo Mwp 5.7 alle 07:19:22 ora italiana a circa 20 km di profondità. Il sisma è stato seguito da un terremoto più forte, magnitudo Mwp 6.8 (7.2 per l’USGS), alle 08:44:19 ora italiana, con ipocentro a circa 18 km di profondità. Quest’ultimo evento ha fatto scattare l’allerta tsunami (poi rientrata) per pericolose onde possibili entro 300 km dall’epicentro lungo le coste di Taiwan.
I vigili del fuoco di Taiwan hanno riferito che 2 persone sono rimaste intrappolate in un edificio crollato, che ospitava un minimarket, a Yuli e 2 persone sono state salvate, mentre 3 persone, il cui veicolo è caduto da un ponte danneggiato, sono state salvate e portate in ospedale.
La Taiwan Railways Administration ha affermato che 3 vagoni sono usciti dai binari alla stazione ferroviaria di Dongli, nella parte orientale di Taiwan, una copertura è crollata e circa 20 passeggeri sono stati evacuati. I vigili del fuoco hanno riferito che una persona è rimasta ferita.
Circa 68 persone sono rimaste bloccate nella zona montuosa di Chike, a causa di una strada ostruita, ma non sono stati segnalati feriti.
Lo U.S. Pacific Tsunami Warning Center ha emesso un’allerta tsunami per Taiwan dopo il sisma, avviso in seguito annullato. Anche l’agenzia meteorologica giapponese ha revocato un precedente avviso di tsunami relativo a una parte della prefettura di Okinawa.
Il sisma più forte è stato avvertito in tutta Taiwan, ha riferito l’ufficio meteorologico nazionale. Gli edifici hanno tremato brevemente nella capitale Taipei.
Taiwan si trova vicino all’incrocio di due placche tettoniche ed è soggetta a frequente attività sismica. Oltre 100 persone sono morte a causa di un terremoto nel Sud del Paese nel 2016, mentre un evento magnitudo 7.3 ha provocato la morte di oltre 2mila persone nel 1999.