Il passaggio dell’uragano Ian, con piogge intense e venti fino a 200km/h, ha provocato un collasso del sistema elettrico di Cuba, aggravando ulteriormente i problemi di un Paese già colpito da una dura crisi energetica che da mesi provoca lunghi blackout quotidiani in tutta l’isola. Ora, a 4 giorni dalla tempesta, si iniziano a intravedere dei passi avanti.
L’Unione elettrica statale (Une) di Cuba ha annunciato di essere riuscita a ricollegare il sistema elettrico nazionale. Tuttavia, questo non significa che l’elettricità sia stata ripristinata ovunque. I blackout hanno già scatenato le proteste di decine di persone all’Avana. Ieri sera si è registrata anche la mancanza di rete cellulare e internet.
In un messaggio su Facebook, l’Une ha riferito che “i sistemi isolati delle regioni occidentale e orientale sono stati sincronizzati” e la rete nazionale è tornata “operativa come sistema integrato“. Tuttavia, “si stima che l’impatto sul servizio elettrico continuerà, a causa di un deficit di capacità di generazione” nel centro e nell’est dell’isola. Nella parte occidentale, “gli effetti sul servizio verranno ridotti nella misura in cui verranno ripristinati i danni causati dall’uragano Ian”.