La verità sul volo NATO che ha sorvolato le Marche prima dell’alluvione

La cosiddetta inseminazione della nuvole è stata davvero la causa dell'alluvione nelle Marche? Dietro ci sono davvero esperimenti scientifici che non possono essere rivelati? Lo abbiamo chiesto a due esperti del settore
MeteoWeb

Quello che in molti hanno definito un mistero, ovvero un aereo della NATO che ha sorvolato le Marche prima dell’alluvione dello scorso 15 settembre, sta facendo ancora discutere a distanza di oltre una settimana. Abbiamo chiesto, in merito, il parere di due esperti: Michele Manzoni, ex Brigadiere dei Carabinieri, tra i feriti della strage di Nassiriya, e l’ex Maresciallo dell’Aeronautica Militare, Augusto Iannitti. Entrambi fanno parte dell’associazione A.R.I.A.

Il nubifragio occorso tra Umbria e Marche il 15.09.2022 è da attribuire ad un temporale autorigenerante – spiega A.R.I.A. –. Vi era già un allarme meteo che annunciava il passaggio di forti perturbazioni su gran parte del centro-nord. Purtroppo, la tecnologia non è ancora in grado di prevedere temporali autorigeneranti figuriamoci in aree ristrette. Va precisato che l’evento è meteorologico e non climatico, complice del fenomeno temporalesco sono stati gli Appennini, e più precisamente il Monte Catria “trasformato” in una sorta di barriera naturale che lo ha reso stazionario riversando tutta la sua pioggia, oltre 420 mm d’acqua, nelle stesse zone“.

Questo basterebbe per comprendere la realtà di quanto accaduto, ma purtroppo, si sa, il web ha dato spazio a legioni di bufalari permettendo loro di “partorire teorie” prive di ogni riscontro logico e poi condivise senza controllo da creduloni vari – prosegue l’analisi dei due esperti -. Una volta queste chiacchiere da bar, spesso “elaborate” dopo un bicchier di vino venivano subito messe a tacere, senza creare danno alla collettività; ora invadono i social senza controllo ed anche questo va a cozzare con le loro teorie del controllo mediatico da parte dei presunti poteri forti, che però stranamente riempiono il web di fake news“.

Il volo NATO

E qui veniamo al fantomatico volo di Nato e alla teoria del cloud seeding, scoperto grazie all’uso di app come flightradar24. Perché, si sa, i complotti si scoprono sui social. Il cloud seeding (inseminazione delle nuvole) è una tecnica che favorirebbe artificialmente la formazione di pioggia grazie alla diffusione di particelle sopra le nuvole. Tale tecnica è ancora in fase di studio e la sua efficacia è tutta da verificare e quindi priva di certezze. “Anche questa ricostruzione complottista risulta fallace – spiegano gli esperti – perché l’aereo Nato01 è transitato in data 13 settembre 2022, ovvero ben 48 ore prima della catastrofe. Va inoltre considerato che i venti presenti in quei giorni avrebbero disperso a chilometri di distanza le ipotetiche sostanze chimiche rilasciate“.

Non solo. Come spiegano ancora, “flightradar24 è una delle tante applicazione che ci permettono di monitorare voli in diretta grazie ai transponder degli aerei“. Una app utile, dunque, ma va però chiarito – secondo gli esperti di A.R.I.A. – che non tutti i voli militari possono essere presenti. “Missioni considerate riservate ed oltre, sono fatte escludendo il transponder. Ne abbiamo una prova recentissima“. La NATO, infatti, lo scorso 21 settembre, “a seguito delle ultime dichiarazioni di Putin, ha deciso di rendere “invisibili” tutti i voli militari dal mar Nero ai Baltici proprio da queste app. Anche questo va a confermare la totale dissonanza cognitiva dei complottisti. Perché è chiaro che un volo atto al compimento di una tragedia del genere lascerebbe traccia sulle app del proprio passaggio e pronta per essere “scoperta” dai soliti Ispettori Clouseau di turno“.

Altri voli nei giorni successivi

L’aereo Nato01 è un boeing E-3 Sentry (sentinella) utilizzato dalla NATO per il controllo dello spazio aereo di tutte le nazioni che fanno parte del Trattato Atlantico e dunque non è strana la sua presenza in Italia, al contrario, sono anni che pattugliano i nostri cieli. La zona in questione è addirittura utilizzata per addestramenti aerei militari sotto il controllo della base NATO di Poggio Renatico (Ferrara) COA (Comando operazioni aerospaziali). I cerchi che vediamo nel tracciato si chiamano holding, o circuito di attesa. Basta aprire l’app e se ne vedranno a dozzine di queste manovre fatte dagli stessi aeri Nato provenienti da Geilenkirchen, in Germania“.

Lo stesso velivolo Nato01, dopo qualche giorno, si è recato in Polonia effettuando gli stessi holding. Il controllo delle fonti e lo spirito critico, consigliano infine gli esperti, sono fondamentali, dato che “il sensazionalismo è sempre in agguato“.

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