Al via una nuova ottobrata sull’Italia, che stavolta si rivelerà più intensa e duratura della precedente. Le ottobrate hanno sempre caratterizzato il clima dell’Italia ma quest’anno, arrivano dopo la grave siccità che ha flagellato l’Italia negli ultimi mesi. Durante la settimana, l’anticiclone africano si rafforzerà sull’Italia, garantendo tempo stabile e un netto aumento delle temperature, che raggiungeranno valori estivi.
Se da un lato, l’arrivo di temperature più miti porta i più a considerarlo un fatto positivo alla luce della grave crisi energetica in atto, dal punto di vista climatico è tutta un’altra storia. Dopo la siccità dei mesi scorsi, l’Italia è ancora in gran parte assetata e un prolungato periodo di sole e stabilità nella stagione in cui si attendono le tanto necessarie piogge, non potrà far altro che peggiorare la situazione.
Ne è un esempio la Sila, vasto altopiano dell’Appennino calabro che si estende attraverso le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro. I laghi silani sono ai minimi storici. Il Lago Ampollino è quasi a secco, con 250 metri di acqua ritirata. Sul Lago del Passante, ora c’è il pascolo e 30 metri di sponda a causa del ritiro dell’acqua. In questa situazione, il rischio è che, in assenza di un autunno e un inverno in grado di portare le giuste piogge, la prossima estate non ci sarà acqua.
Anche il Nord risente ancora degli effetti della siccità estiva, con il Po che è ancora sotto media.
Senza considerare, inoltre, che la presenza di una massa d’aria così calda non potrà che determinare il rischio di eventi meteo estremi appena arriverà un po’ di aria più fresca sull’Italia. Insomma, la configurazione meteorologica delineata per questa settimana non ha niente di positivo dal punto di vista scientifico. C’è veramente poco di cui essere contenti.