Secondo Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e già consigliere dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza, non è importante “la frequenza con cui verranno comunicati i dati” sul Covid, “quanto la trasparenza e l’accessibilità“.
In un’intervista a La Stampa, Ricciardi ha sottolineato: “Il ruolo del medico e dell’operatore socio-sanitario è incompatibile con lo stato di No Vax. Queste persone devono vaccinarsi perché la loro mancata vaccinazione mette a rischio i malati che loro stessi assistono. Ospedali e Rsa potrebbero trasformarsi da luoghi di cura in luoghi di rischio. Lo trovo francamente inaccettabile“.
Ricciardi considera un errore “non rendere obbligatorio il vaccino per i docenti. Ma questa è una scelta politica. Quello cui invece non possiamo derogare è il vaccino per il personale medico sanitario. È una scelta scientifica“. “La permanenza dell’obbligo di mascherina in ospedali e Rsa dovrebbe essere tassativa: in questa fase, le mascherine sono un presidio indispensabile nei luoghi chiusi e affollati per prevenire la pandemia“. Il Giappone, “che le ha mantenute in tutti i luoghi pubblici, ospedali compresi, ne dimostra l’efficacia registrando un’incidenza e un numero di morti bassissimi, pur avendo una popolazione media più anziana della nostra“.
Per Ricciardi siamo alla vigilia “di una risalita importante dei casi, come si è già verificato in Francia. I 30 mila casi notificati ogni giorno in Italia sono sottostimati: il sistema di tracciamento è saltato. E ci sono migliaia di contagi auto-diagnosticati e non segnalati“. Probabilmente, “vedremo un aumento nelle ospedalizzazioni e nel numero dei morti,” ha concluso.