Roy de Vita è uno dei più importanti chirurghi plastici italiani: primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, è uno dei massimi esperti internazionali e questa sera è intervenuto in diretta televisiva a Quarta Repubblica, la trasmissione condotta dal giornalista Nicola Porro, sul tema del Covid-19 e dei medici non vaccinati che domani potranno tornare in servizio.
L’esperto si è detto favorevole a questo provvedimento: “La verità è che il Covid è cambiato, io lo dico da medico che vede i malati tutti i giorni. Ho avuto il Covid a novembre 2020, ho avuto una polmonite interstiziale bilaterale e ho sfiorato la terapia intensiva quindi non sottovaluto nulla ma oggi dobbiamo dire la verità. Tante persone si riempiono la bocca di scienza ma non conoscono nulla di scienza, nella vita fanno altro. Il CDC americano già ad agosto ha equiparato i non vaccinati ai vaccinati; il vaccino da che mondo è mondo ha il compito di dare immunità, questo non lo fa. Io mi sono vaccinato nonostante fossi guarito ma le motivazioni scientifiche che mi spingevano a farlo erano l’anti-scienza. I guariti in questa pandemia sono stati considerati di serie B, invece erano i più sicuri in assoluto sin dall’inizio e quindi è normale che a molte persone siano venuti dubbi su come veniva gestito il problema. I medici e infermieri non vaccinati non sono no-vax: hanno dubbi su questo vaccino, ma mai si sognerebbero di mettere in discussione la bontà di tutti gli altri vaccini. Questi operatori non vaccinati hanno già pagato tantissimo, adesso la situazione è cambiata, l’obbligo scadeva già il 31 dicembre in base alle decisioni del governo precedente, invece secondo le indicazioni scientifiche doveva cambiare già prima, negli Stati Uniti d’America appunto è da tre mesi che vaccinati e non vaccinati sono equiparati. Questa gente è rimasta senza lavoro, senza stipendio, fuori dagli ospedali … che volevano fargli ancora, li volevano frustare? Ci mancherebbe pure che non tornassero, anzi, stanno rientrando molto tardi“.